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Le diaboliche perversioni dei Coil

titolo marc almond tra satanismo e allusioni pedofile

di R. C.

 

postato: 3 maggio 2020

 

 

 

Un personaggio che non ha fatto mistero dei suoi legami con l'occulto è stato Marc Almond (Peter Mark Sinclair Almond), uno dei cantanti più celebri degli anni '80 nel panorama synth pop, sia come solista, che nel duo Soft Cell. La sua vita piena di eccessi gli ha fornito materiale per la sua autobiografia Tainted Life (Pan Macmillan, 1999), nella quale ha raccontato di aver aderito alla Chiesa di Satana, fondata da Anton Szandor LaVey (1930-1997), iniziatore del cosiddetto «satanismo razionalista», in cui il diavolo viene considerato non tanto come un essere spirituale, quanto come un simbolo di libertà assoluta. In estrema sintesi, si tratta più che altro di una filosofia atea in cui l'egocentrismo e l'egoismo vengono portati alle estreme conseguenze, dove conta solo il soddisfacimento dei propri desideri, dove l'unica divinità da adorare è il proprio io.

 

tainted life - marc almond

 

«Da un vecchio rigattiere presi una copia malridotta della Bibbia di Satana di Anton LaVey. La lessi con un brivido quando capii e presi atto di molte verità riguardo a me stesso» 1.

 

soft cell

I Soft Cell: Dave Ball (a sinistra)

e Marc Almond (a destra).

 

In tempi più recenti, Almond ha minimizzato la faccenda, spacciandola più che altro come una provocazione, anche se questa giustificazione a nostro avviso risulta poco credibile, perché nel corso della sua carriera ci sono stati molti altri segnali che fanno pensare ad un suo coinvolgimento ancora più profondo nel mondo dell'esoterismo.

 

«No, non sono un satanista. Fu uno scherzo plateale che ci sfuggì un po’ di mano. Un mio amico, Boyd Rice, musicista sperimentale, era un sacerdote di Anton LaVey, il fondatore della Chiesa di Satana. Boyd disse che voleva fare un rituale in cui mi avrebbe ordinato nella Church of Satan e io pensai…perché no? – così siamo andati nel suo giardino, in un posticino speciale, fatto di pietra, dove abbiamo fatto questo rituale un po folle.

 

A quel tempo mi sembrava una buona idea, ma in seguito ci sfuggì un po’ di mano – per qualche ragione la gente si sentiva davvero spaventata da questa cosa. Io pensavo che fosse solo qualcosa di teatrale! Era così divertente vedere la reazione della gente a questa cosa, sebbene si innervosisse alquanto» 2.

 

boyd rice - anton lavey

Sopra: Boyd Rice con Anton LaVey (a destra) e fotografato con una svastica al collo (a sinistra). L'immaginario nazista è molto apprezzato nel satanismo in generale.

 

A questo punto si potrebbe pensare che l'adesione alla Chiesa di Satana servisse più che altro per far scalpore e far parlare di sé, ma vi sono altri elementi che fanno sospettare non tanto un semplice ateismo, quanto un vero e proprio interesse per l'occulto, per di più duraturo nel tempo. Presi singolarmente i vari indizi potrebbero sfuggire o essere considerati banali coincidenze, però se si valutano nel loro insieme, effettivamente sembrano un po' troppo ricorrenti per essere messi lì a caso ogni volta.

 

Ad esempio, in molti videoclip di Almond possiamo notare la presenza del simbolo dell'Occhio onniveggente (sia all'interno del Triangolo che da solo), tipico degli iniziati all'esoterismo. Uno dei primi casi lo troviamo nel singolo Torch (Some Bizzarre, 1982), in cui Marc Almond indossa una maglia bianca in cui è raffigurato un grande occhio.

 

 

Il video Torch, dei Soft Cell.

 

soft cell - torch

Dopo 1'35" si nota bene

la maglietta con l'Occhio.

 

Nello stesso anno, durante una partecipazione alla trasmissione televisiva inglese Old Grey Whistle Test, Almond indossa una giacca di pelle con un grande Occhio disegnato sul lato destro.

 

 

Soft Cell: Sex Dwarf (live).

 

 

Soft Cell: Youth (live).

 

 

Sempre nello stesso anno esce l'EP Non Stop Ecstatic Dancing (Vertigo, 1982), contenente la canzone, What? Qui, all'’inizio del video, compare una sosia di Marilyn Monroe (1926-1962) che fa l'occhiolino. Il filmato ha molti richiami alla pop art, per cui potrebbe essere questo il motivo della sua presenza, visto che Andy Warhol (1928-1987) si era ispirato a lei per uno dei suoi lavori più celebri.

 

Occorre però ricordare che secondo alcuni l'attrice sarebbe stata una sorta di «schiava sessuale» manipolata con le tecniche del controllo mentale (MK-Ultra, Monarch) 3. Non sappiamo se effettivamente le cose stessero così, ma fatto sta che, quando si allude a questo tipo di pratiche, nei videoclip musicali i riferimenti a Marilyn compaiono spesso.

 

 

 

marilyn monroe - monarch - mk-ultra

 

Più significativa la presenza di un pavimento e di un muro a scacchiera nell'ambientazione del video. Il pavimento a scacchi, che di solito si trova nei templi massonici, è un richiamo al dualismo di molte dottrine esoteriche, ossia al concetto di unione degli opposti. Secondo tale visione, la contrapposizione tra concetti totalmente contrastanti (bene e male, luce e buio, gioia e dolore, ecc...) sarebbe solo apparente, in quanto sarebbero in realtà strettamente intrecciati tra loro, necessari gli uni agli altri.

 

pavimento loggia massoneria

Pavimento a scacchiera

in una Loggia massonica.

 

Di conseguenza, seguendo questo principio si può compiere il male per un ipotetico bene superiore. Siamo in aperto contrasto con il cristianesimo, secondo il quale il male invece va sempre combattuto. Lo insegna San Paolo nella Lettera ai Romani: «Non facciamo il male perché ne venga un bene» (Rm 3, 8); «Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male» (Rm 12, 21).

 

 

Ma se le immagini viste finora difficilmente possono convincere i più scettici, assolutamente inequivocabile è la copertina della raccolta The Singles (Some Bizzare Records, 1986), che rappresenta effettivamente un tempio massonico con tutti i suoi elementi simbolici: pavimento a scacchi, Occhio onniveggente, le due Colonne, Squadra e Compasso, Sole e Luna, Pentacolo, ecc... Una coincidenza?

 

soft cell - the singles - massoneria

Sopra: a sinistra la copertina di The Singles dei Soft Cell, e a destra la stampa

massonica da cui è stata estratta l'immagine per la copertina.

 

Anche nei lavori da solista di Almond troviamo la medesima simbologia. Ad esempio, all'inizio del video di Only the Moment, un pezzo tratto dall'album The Stars We Are (Parlophone, 1988), compare un Occhio in primo piano.

 

 

Il video di Marc Almond Only the Moment.

 

marc almond - occhio onniveggente

Only the Moment: l'Occhio compare

all'inizio del videoclip.

 

Altro video con la simbologia dell'Occhio è quello della canzone The Desperate Hours, dall'album Enchanted (1990), in cui Almond compare vestito da torero (un possibile riferimento ad un film a tema gay del 1971, Pink Narcissus, di James Bidgood).

 

marc almond - occhio onniveggente

In due momenti del video (1'06" e 2'49")

compare un Occhio sullo sfondo.

 

marc almond - occhio onniveggente

Anche il finale pullula di occhi.

 

 

Il video di The Desperate Hours.

 

Per concludere la rassegna di occhi presenti nei video, segnaliamo anche The Days of Pearly Spencer, dall'album Tenement Symphony (WEA, 1991) rifacimento di brano originale di David McWilliams (1967). A titolo di curiosità ricordiamo che nel 1968 anche Caterina Caselli, ne fece una cover intitolata Il volto della vita (1968).

 

 

Il video di Marc Almond The Days of Pearly Spencer.

 

marc almond - occhio onniveggente

The Day of Pearly Spencer: anche qui

l'Occhio compare all'inizio del video.

 

Tra gli atteggiamenti frequenti degli occultisti, non manca quasi mai il dileggio del cattolicesimo. Nel 1991, Marc Almond fece uscire un picture disc in edizione limitata, dal titolo My Hand Over My Heart (WEA). Nella copertina e nell'immagine presente nel disco Marc Almond compariva vestito da prete, nell'atto di sollevare un ostensorio con la Sacra Particola.

 

Ricordiamo che uno dei fondamenti della religione cattolica è la presenza reale di Nostro Signore Gesù Cristo nella Santa Eucarestia. Il sacerdote quando la solleva con l'ostensorio, lo fa con il massimo riguardo, per sottoporla all'adorazione da parte dei fedeli o per impartire la benedizione eucaristica. Come considerare questi gesti quando vengono compiuti da un individuo che non solo non è stato consacrato, ma che addirittura è addentro all'occulto? A nostro avviso si tratta semplicemente di un modo di denigrare la santità del Corpo di Cristo.

 

marc almond - my hand over my heart

La copertina di My Hand Over My Heart.

 

Ed ecco una rassegna di ulteriori foto di Marc Almond in cui nell'abbigliamento o nei tatuaggi compaiono la simbologia dell'Occhio o riferimenti al diavolo. Un po' troppi per essere frutto del caso...

 

marc almond satanismo anticristiano

 

marc almond - thee temple ov psychick youth

La croce a tre braccia orizzontali è il simbolo del Thee Temple ov Psychick Youth, una via di mezzo tra un fan club e una specie di ordine occultistico  i cui fondatori erano musicisti della scena industrial. In questo caso, sulla croce c'è un cane crocifisso...

 

Probabilmente non è nemmeno un caso che Marc Almond sia stato in amicizia e abbia collaborato con musicisti seguaci della filosofia del mago nero Aleister Crowley (1875-1947): Psychic TV, Coil, Current 93, Othon Mataragas. In un album di quest'ultimo, intitolato Digital Angel (Durtro, 2008), Marc Almond canta il brano Tango Song, il cui testo (The Tango) venne scritto proprio da Crowley (si tratta di un pezzo destinato ad un lavoro teatrale 4). Il pezzo venne poi pubblicato anche nel cofanetto di 10 CD Trials of Eyeliner: The Anthology 1979-2016 (Universal, 2016).
 

digital angel - othon mataragas

Nella copertina di Digital Angel, Othon Mataragas imita la gestualità della celebre immagine diabolica del Baphomet disegnata dall'occultista Eliphas Levi.

 

marc almond - trials of eyeliner

La copertina di Trials of Eyeliner.

 

Ancora più significativo il rapporto con Peter Christopherson (1955-2010), fondatore di gruppi industrial/sperimentali come Throbbing Gristle, Psychic TV, Coil, nonché fotografo e membro del celebre studio di grafica Hipgnosis, il quale divenne il regista di alcuni dei suoi video:

 

«Incontrai Peter per la prima volta nei primi anni '80, quando gli Psychic TV firmarono per la Some Bizzarre per realizzare un album. L'ho adorato da subito. Aveva un contegno piacevolmente calmo, era saggio e allo stesso tempo malizioso, conosceva tutto sui grandi film, sull'arte e sui libri. Divenne un buon amico, assieme al suo partner Jeff Rushton, che poi divenne Jhonn Balance [Coil, Current 93].

 

Fui ospite nell'album degli Psychic TV "Force the Hand Of Chance" e più tardi in alcuni degli album dei Coil. Peter diresse molti dei miei primi video da solista, amavamo vedere come riuscisse ad essere sovversivo senza allarmare le case discografiche utilizzando segnali e simboli omoerotici e naturalmente bei ragazzi come extra. [N.B.: anche Marc Almond è omosessuale] Ci divertivamo un sacco» 5.

 

peter christopherson

Peter Christopherson.

 

Va detto che le allusioni nei video di Marc Almond non riguardano solo l'immaginario gay e non sono presenti solamente nei lavori diretti da Christopherson.

 

Partiamo dalla celebre Tainted Love («Amore contaminato»), tratta dall'album Non Stop Erotic Cabaret (Some Bizarre, 1981), il primo grande successo dei Soft Cell, che raggiunse i primi posti delle classifiche di mezzo mondo. Il pezzo era la cover di un brano del 1964 scritto da Ed Cobb per Gloria Jones, la fidanzata di Marc Bolan (1947-1977), il padre fondatore del glam rock. La Jones era alla guida dell'auto in occasione dell'incidente che uccise Bolan (e nel quale anche lei rimase ferita).

 

Quella che prendiamo in considerazione è la prima versione del videoclip, diretta da Tim Pope 6 (ricordiamo che nel 1991 Almond ne realizzò una nuova versione da solista il cui video venne diretto da Christopherson). L'ambientazione e i costumi fondono elementi dell'antichità greco-romana con l'Inghilterra del '700/'800.

 

Riguardo allo schiavo di colore sullo sfondo non serve molta fantasia, ma quello che lascia un po' perplessi è che il protagonista Marc Almond canta di un amore corrotto, guastato, ossia di una storia finita con il suo dolore («L'amore che abbiamo condiviso/ sembra non andare da nessuna parte») accusando una bambina, mentre sembra sdegnare del tutto le attenzioni della bella fanciulla al suo fianco. Una voluta allusione alla pedofilia? Non lo sappiamo, però le immagini perlomeno qualche dubbio lo fanno sorgere.

 

Il video dei Soft Cell Tainted Love

(versione del 1981).

 

soft cell - tainted love

La ragazza cerca di ottenere il favore

del protagonista, ma viene ignorata.

 

soft cell - tainted love

Il cantante è molto più interessato

a rimproverare la bambina.

 

soft cell - tainted love

Sopra: la pallina da croquet rossa... un modo per evitare un simbolo troppo esplicito come la mela, ossia il frutto proibito?

 

soft cell - tainted love

La ragazza, mentre cerca inutilmente di ricondurre a sé Marc Almond, guarda sdegnosamente la bambina, come se fosse una rivale.

 

Vi furono diverse cover di questa canzone, da quella degli Scorpions a quella di Marilyn Manson, ma ce n'è un'altra che ci interessa in modo particolare. Si tratta della versione dei Coil (1985), il gruppo di Chistopherson a cui abbiamo già accennato, tra i principali esponenti della scena industrial e sperimentale.

 

Nel loro video la musica diventa piuttosto cupa, anche perché la vicenda ruota intorno ad un malato di AIDS, il quale poco prima di morire viene visitato in ospedale proprio da Marc Almond. Citiamo questo video perché le immagini sono inframmezzate da simboli esoterici e citazioni crowleyane. Sarà proprio uno dei membri dei Coil, il già citato Peter Christopherson, a girare nel 1991 il videoclip del remix di Tainted Love (Soft Cell).

 

Il video dei Coil di Tainted Love (1985).

 

marc almond - coil - tainted love

Marc Almond nel video

dei Coil di Tainted Love.

 

coil - tainted love - aleister crowley

Quattro fotogrammi estratti dal video dei Coil Tanted Love. Da sinistra, in alto: l'Esagramma unicursuale, l'Occhio di Horus inserito nel Triangolo e la frase «Love is the Law, Love under Will», altrettanti segni della devozione dei Coil e di Almond ad Aleister Crowley.

 

E tanto per dare un'idea di che tipo di ambiente e di personaggi stiamo parlando, vogliamo segnalare How to Destroy Angels (Cold Spring, 2018), una compilation firmata da Coil + Zos Kia + Marc Almond, che contiene la registrazione di una «performance artistica» avvenuta alla Air Gallery di Londra il 24 agosto 1983, alla quale assistettero tra il pubblico Nick Cave e Lydia Lunch 7.

 

austin osman spare - anathema of zos

Per chi non lo sapesse, il nome «Zos Kia» deriva dal libro di Austin Osman Spare intitolato Anathema of Zos, una sorta di maledizione gettata sull'umanità da un'entità di nome Zos che la avrebbe dettata o ispirata a Spare.

 

Il singolo brano era già stato pubblicato in un EP del 1984. Il simbolo raffigurato nella versione più recente è composto dall'unione di un Triangolo, un Pentacolo rovesciato e di un Esagramma unicursuale crowleyano.

 

La cover di How to Destroy Angels

(«Come distruggere gli angeli»).

 

L'esibizione non era propriamente un concerto, ma «un lungo rituale sonoro finalizzato all'accumulazione dell'energia sessuale maschile» 8, e vedeva Jhonn Balance (Coil) e John Gosling (Zos Kia) in perizoma sadomaso nell'atto di legarsi fili di ferro, cospargersi di olio, sangue (non è chiaro se vero o finto) e altre non meglio precisate sostanze, mentre Marc Almond leggeva un testo e Peter Christopherson (Coil) suonava e azionava il nastro del brano How to Destroy Angels.

 

Come se non bastasse, ad un certo punto Gosling iniziava ad orinare copiosamente addosso al compagno. Nel finale, Balance cadeva a terra sfinito e iniziava a contorcersi a scatti in maniera convulsa. Non è da escludere che si fosse trattato di una vera e propria una possessione demoniaca, eventualità sempre possibile durante i rituali magici. In ogni caso, non v'è dubbio che fosse una performance altamente nauseabonda per tutte le persone sane di mente...

 

how to destroy angels

Sopra: Due scene del video di How to Destroy Angels. Quella di destra è tratta dalla parte finale in cui Gosling sembra posseduto.

 

Qualche anno più tardi, Marc Almond sarà ospitato in un altro album dei Coil, Love's Secret Domain (Wax Trax, 1991), dove presterà la sua voce per il brano Titan Arch. Per restare in tema, per capire a quale livello di depravazione arrivassero i musicisti di questa scena, vale la pena di segnalare il video della title track, Loves Secret Domain, che i Coil fecero uscire in quel periodo.

 

È ambientato in un locale di Bangkok e mostra il cantante Jhonn Balance circondato da ragazzetti adolescenti in mutande che si versano cera calda addosso. Le immagini sono già di per sé piuttosto disturbanti, ma se ce ne fosse ulteriormente bisogno, basta leggere cosa raccontava lo stesso Balance:

 

«Vediamo i Coil come un'entità sensuale, particolarmente un veicolo per abbandonarci a tutte le cose carnali. Il mio progetto primario fin ad ora era di realizzare il video per la canzone "Love's Secret Domain". L'abbiamo girato in Thailandia, principalmente in un bar di go-go boys [ossia cubisti; N.d.T.] a Bangkok, chiamato "Super-A Boy Bar". In una scena mi si vedeva esibirmi sul palcoscenico circondato da venti ragazzini danzanti. Non lo vedrete mai su MTV, gente. Questo è quello che vorrei che fossimo – grezza sensualità» 9.

 

 

Il video dei Coil Love’s Secret Domain.

 

Due fotogrammi estratti da Love's Secret Domain, dei Coil (1991). Jhonn Balance balla e canta in mezzo a dei ragazzini. Ẻ noto che la Thailandia è il paradiso del turismo sessuale e dei pedofili.

 

coil - love's secret domain

Sopra: la copertina di Love's Secret Domain, oltre a vari simboli esoterici, presenta l’immagine semi-subliminale di un pene che eiacula.

 

Ma torniamo a Marc Almond e prendiamo in considerazione il suo esordio da solista, Vermine in Ermine (Some Bizzare, 1984), in cui era accompagnato da una band chiamata The Willing Sinners, ossia «i peccatori volonterosi».

 

vermine in ermine

Nella copertina dell'album Vermine

in Ermine Almond indossa le corna.

 

Il video di You Have, a nostro avviso è perlomeno un po' ambiguo perché alterna scene in cui Marc Almond compare completamente nudo ad altri momenti in cui si vedono due ragazzini semisvestiti. Se poi prendiamo in esame qualche frase del testo, un po' viene da pensare...

 

«Oh you have the saddest eyes

I have ever seen

Secret sorrows of a heart

That breaks so easily

Don't let me catch you crying

Don't let me catch you crying».

Hai gli occhi più tristi

Che abbia mai visto

Dolori segreti di un cuore

Che si spezza così facilmente

Non permettermi che ti prenda mentre piangi

Non permettermi che ti prenda mentre piangi.

 

marc almond - you have

Almond giace a terra nudo nel video di You Have.

 

marc almond - you have

Ragazzini seminudi con il cuore trafitto sullo sfondo.

 

marc almond - you have

I ragazzini insieme ad Almond.

 

 

Il video You Have di Marc Almond

e dei The Willing Sinners.

 

In The Boy Who Came Back, brano dello stesso album, all'inizio vediamo un bambino maltrattato dagli adulti in un saloon, ma il finale è ancora più equivoco, visto che sullo sfondo di una porta compaiono in sovrimpressione le figure di un ragazzo nudo inseguito da un uomo, nudo anch'egli. Sono probabilmente le stesse immagini che troveremo anche nel successivo video di un altro brano di Almond, Ruby Red, diretto da Peter Christopherson.

 

 

Il video di Marc Almond di

The Boy Who Came Back.

 

marc almond - the boy who came back

 

Quello di Ruby Red, tratto dall'album Mother Fist and Her Five Daughters (Some Bizzarre, 1986), è un video ancora più esplicito, con un mix di allusioni omosessuali, diavoli e maltrattamenti su bambini. Ancora una volta è diretto da Peter Christopherson.

 

 

 

ruby red - fireworks

Sopra: due fotogrammi presi di Ruby Red e infine l’immagine di un marinaio tratta dal lungometraggio Fireworks, di Kenneth Anger.

 

Il look col cappello da marinaio, secondo alcuni, potrebbe essere un riferimento al film Fireworks (1947) del regista omosessuale e satanista Kenneth Anger, già autore di lavori come Lucifer Rising (1975) e Invocations of My Demon Brother (1969). Altra fonte di ispirazione potrebbe essere il film gay Pink Narcissus (1971), di James Bidgood, storia in cui si descrivevano le fantasie di un giovane prostituto, assai audace per l’epoca 10.

 

pink narcissus - james bidgood

Sopra: la locandina di Pink Narcissus

e il regista gay James Bidgood.

 

Nel video non manca una scena sconcertante in cui un bambino-diavolo viene preso per le braccia con la forza da altri due demoni, messo a pancia in giù e colpito al collo con una mossa da karate.

 

marc almond - ruby red

Sull'ultimo fotogramma vediamo Almond sullo sfondo truccato come il Nosferatu di Murnau, mentre uomini nudi saltano e danzano sul palcoscenico (come nel video di The Boy Who Came Back).

 

marc almond - ruby red

Nel finale il diavolo fa uscire

dalla sua bocca il rubino rosso.

 

In conclusione, quello che abbiamo potuto constatare è che durante tutta la sua carriera Marc Almond ha disseminato i suoi lavori di riferimenti all'esoterismo, alla cultura omosessuale e di quelle che potrebbero sembrare velate allusioni alla pedofilia. Eppure ancora oggi molti credono che un certo immaginario satanico fosse presente solo nell'heavy metal, ma non certo nel pop più commerciale. L'esempio di Marc Almond invece dimostra non solo che nessun genere è esente da certe infiltrazioni, ma pure che certe provocazioni potrebbero nascondere un mondo per nulla innocente.

 

 

 

L'oscuro significato di «All Good Girls Go to Hell» di Billie Eilish

 

Le diaboliche perversioni dei Coil

 

banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Citazione tratta da Tainted Life (Pan Macmillan, 1999), riportata dal sito:

https://mysterioustimes.wordpress.com/2013/12/02/celebrity-satanists/

http://www.centrosangiorgio.com/occultismo/articoli/anton_szandor_lavey_il_papa_nero_del_satanismo.htm

2 Cfr. S. Walton, «Tell Me About It: Marc Almond is NOT a Satanist», in Loud and Quiet, del 4 ottobre 2016

https://www.loudandquiet.com/interview/marc-almond/

3 https://vigilantcitizen.com/vigilantreport/the-hidden-life-of-marilyn-monroe-the-original-hollywood-mind-control-slave-part-i/

4 Marc Almond sings Aleister Crowley

https://dangerousminds.net/comments/marc_almond_sings_aleister_crowley

Marc Almond/Othon: Aleister Crowley's «The Tango Song» @ Roudhouse, Londra, 1º Novembre 2009

https://www.youtube.com/watch?v=AHoC-lsjqoo

5 Cfr. L. Turner «INTERVIEW: Marc Almond On Desertshore», 19 Novembre 2012

http://thequietus.com/articles/10721-marc-almond-desertshore-interview

6 https://www.imdb.com/title/tt6887334/

7 Coil - «How to Destroy Angels» - Air Gallery, Londra, UK (1983-08-24) [CSO 1-AMT]

(ATTENZIONE: VIDEO PER STOMACI FORTI!)

https://www.youtube.com/watch?time_continue=34&v=tPD0f_Q4lMs

Coil + Zos Kia + Marc Almond - How to Destroy Angels

https://www.discogs.com/it/Coil-Zos-Kia-Marc-Almond-How-To-Destroy-Angels/release/12351792

http://live-coil-archive.com/1983-2/1983-aslowfade/

8 Cfr. A. Cresti, Lucifer Over London. Industrial, folk apocalittico e controculture radicali in Inghilterra, Aerostella, 2010, pag. 147.

9 https://brainwashed.com/common/htdocs/publications/coil-1991-propaganda.php?site=coil08

10 Recensione di Ruby Red di Marc Almond a cura di Giovanni dall'Orto

http://www.culturagay.it/recensione/484

Marc Almond: Ruby Red

https://dangerousminds.net/comments/marc_almond_ruby_red

 

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