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di
Arnaud de Lassus
1
postato: 18 settembre 2023
|
Prefazione
Non c'è un solo periodo nella burrascosa Storia della cristianità in
cui non siano esistiti dei movimenti religiosi che, prendendo le
distanze dalla Chiesa di Roma, hanno dato origine a sètte ereticali
più o meno virulente che hanno seminato guerre, divisioni e scismi.
Contro queste calamità, non solo la Chiesa, ma soprattutto il potere
secolare adottò misure più o meno severe (la
Santa Inquisizione)
tese a reprimere la nascita e lo sviluppo di queste tossine dello
spirito.
Intendiamoci: queste sètte non erano semplicemente dei
movimenti che predicavano dottrine eterodosse, ma causavano vere e
proprie rivolte capeggiate da uomini che avanzavano al contempo
rivendicazioni spirituali e temporali portando lo scompiglio e la
guerra in vaste zone, tanto che in certi casi si dovette procedere a
vere e proprie spedizioni militari per sventare pericoli che
andavano ben oltre la semplice discussione teologica (che d'altronde
aveva libero svolgimento nelle Università).
Per il cristiano, dal
Medioevo fino alla Rivoluzione Francese, che fondava il suo pensiero
sul buon senso e sulla filosofia scolastica e tomistica, non
esistevano diverse «fedi religiose», ma un'unica verità all’infuori
della quale si era schiavi dell'errore. Dopo la pseudo-Riforma
protestante e dopo il 1789, con la creazione dello Stato laico,
(corollario politico del «libero esame» protestante)
teoricamente indifferente in materia di religione (in realtà, in
molti casi apertamente anti-cattolico), la verità religiosa diventa
preda del soggettivismo e il «bene comune», che lo Stato
dovrebbe garantire, diventa il sinonimo di libertarismo in tutte le
direzioni.
Libertà da cosa? Da Cristo e dalla Sua Legge! Niente più
Stati confessionali, niente più ingerenze della Chiesa nello Stato,
ma separazione totale tra due poteri estranei, dove la salute del
corpo fisico mortale ha la precedenza sulla salvezza dell'anima
immortale. In questo clima di neutralità apparente, ogni idea
religiosa e anti-religiosa è ammessa, purché - come vuole il
liberalismo massonico imperante - ogni convinzione resti nella sfera
privata degli individui, i quali hanno tuttavia diritto a professare
(e propagandare) anche pubblicamente qualsiasi ideale.
Cristo deve
regnare solo nei singoli cuori e tra le mura delle chiese. Le Leggi
dello Stato, disancorate da qualsiasi norma superiore o
trascendente, potranno - se approvate dalla nuova divinità,
la maggioranza - anche permettere l'infanticidio (l'aborto),
la libera circolazione della droga, lo scioglimento del
vincolo matrimoniale (il divorzio), la «dolce morte» (l'eutanasia),
l'estirpazione degli organi a cuore battente (i
trapianti), e via
via giù per una china sempre più scivolosa che conduce al baratro di
un paganesimo assai peggiore di quello da cui i nostri padri sono
usciti con tanta fatica duemila anni fa.
Come stupirsi dunque se
questo processo di laicizzazione della società ha innescato e
favorito la nascita di numerosissime sètte? Se poi aggiungiamo che
la nostra popolazione, fin dai banchi di scuola, viene
quotidianamente bombardata da quasi due secoli con concezioni
positiviste o atee, e che l'uomo sente comunque nel suo cuore un
irreprimibile bisogno del sacro, il gioco è fatto. Le ortiche
spirituali crescono ovunque e nessuno ha il diritto di reprimerle,
anche se la loro presenza causa danni incalcolabili alle anime e ai
corpi.
Che lo Stato laico si trovi in difficoltà di fronte a questa
emergenza lo si vede dall'incapacità che esso manifesta nel definire
la sètta stessa, nel valutarne la pericolosità, nel determinare
quelle che saranno le sue incidenze sul tessuto sociale a breve e
lungo termine. La Chiesa stessa, in questo sessantennio
postconciliare, sembra come incapace di fare fronte a questa
minaccia, impantanata com'è nella palude di un ecumenismo e
di un'apertura al mondo inaugurati dai suoi stessi pastori.
Tutti questi elementi presi nel loro insieme hanno creato l'humus
ideale per la crescita delle sètte contro le quali è
innanzitutto necessario erigere difese spirituali (la preghiera, la
diffusione della dottrina integrale della Chiesa e la formazione
religiosa dei cattolici). Ma ciò non basta; soprattutto non basta al
nostro Redentore, il quale col Suo Sangue ha riscattato tutta
l'umanità e ha quindi diritto a regnare non solo nei cuori e nelle
chiese, ma anche nelle leggi, nelle scuole, negli ospedali e negli
ambienti di lavoro. Se per volontà dell'uomo Egli non regnerà
2, il suo posto verrà inevitabilmente preso
dal suo avversario, «omicida fin dal principio» (Gv 8,
44), di cui le sètte non sono che strumenti per strappare anime al
paradiso e ingoiarle in quelle tenebre in cui il maligno si presenta
a uomini incauti come angelo di luce.
Prefazione
La proliferazione delle sètte in un Paese
cristiano costituisce uno dei fatti sociali che contrassegnano
questo periodo della Storia... Talvolta, le loro attività si
manifestano in modo spettacolare. Basta ricordare la faccenda dell'Ordine
del Tempio Solare nell'ottobre del 1994 3,
e nel dicembre 1995, o quella del People's Temple
(«Tempio del popolo») a Jonestown, in Guyana, nel 1978
4.
Il nome del reverendo
Jim Jones (vedi foto sopra), fondatore nel 1965 del People's
Temple, a San Francisco, è legato ad uno degli episodi che
sconvolsero l'opinione pubblica alla fine degli anni '70. Dopo aver
raccolto un numero consistente di adepti e l'appoggio di potenti
politici del Partito Democratico, Jones, che predicava l'imminente
catastrofe nucleare, si trasferì con tutta la sua comunità nella
jungla della Guyana dove fondò Jonestown. Qui, il 19 novembre 1978,
egli si suicidò sparandosi assieme ad altre 912 persone che si
avvelenarono ingerendo una mistura di Kool-Aid e cianuro.
La stampa presentò al mondo questo fatto come un ennesimo episodio
di fanatismo religioso, ma alcuni libri posteriori, scritti da ex
adepti, dimostrarono che dietro ad una copertura religiosa si
nascondeva una sorta di laboratorio sperimentale per testare su un
numero elevato di persone il modello di vita socialista per conto
della CIA. Per volontà di Jones, il tesoro della sètta finì
nelle casse del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (cfr P.
Kerns, La tomba del
popolo, Edizioni Uomini Nuovi, Marchirolo 1980; M.
Kilduff, R.
Javers, Guyana: la
setta del suicidio, Sperling & Kupfer Editori, Milano 1978).
|
Tuttavia, all'infuori di questi tragici
avvenimenti, è nella vita di tutti i giorni che si fa sentire
l'influenza delle sètte. Quante famiglie hanno visto uno dei loro
membri attratti e in seguito sedotti dagli adepti del reverendo
Sun Myung Moon (1920-2012), dai
Testimoni di Geova, dai
Rosacroce, o da
altri gruppi appartenenti all'area del
New Age...
o da un'altra sètta massonica. Da qui l'interesse di uno studio
sommario su questo tema di grande attualità 5.
Sopra: il
reverendo sudcoreano Sun Myung Moon, chiamato dai suoi
seguaci «Vero Padre» (qui con la moglie Hak-Ja Han)
fondatore della Chiesa dell'Unificazione. Moon ha condotto
migliaia di cerimonie di Benedizione (così viene definito il
matrimonio all'interno della sua chiesa, spesso condotto
sotto forma di matrimonio di massa). |
Sopra: nel
1974 il reverendo Moon viene ricevuto alla Casa Bianca dal
presidente Richard Nixon (1913-1994). Per via del suo
anticomunismo, il leader religioso ha ricevuto molti
appoggi dagli Stati Uniti. |
I
CHE COS'È UNA SÈTTA?
Derivando del latino sequi («seguire»),
la parola «sètta» implica l'idea di un adepto che abbandona il mondo
per seguire una guida e vivere una nuova vita.
Tre caratteristiche
Se si approfondisce l'argomento, si giunge ad
una schematizzazione che prendiamo in prestito da Padre Jacques
Trouslard (1924-2011), specialista delle sètte
6. Una sètta è caratterizzata da:
•
Un
illuminismo: quello del capo o dei capi che l'hanno
creata e che la dirigono 7; |
•
Una formula di salvezza proposta
agli adepti; |
• Una struttura in gruppo chiuso,
gerarchicizzato, che costituisce una «famiglia di salvati». |
NOTA DEL
CENTRO CULTURALE SAN GIORGIO
L'illuminismo di cui si
parla in questa sede non ha nulla a che fare con il
movimento politico, sociale, culturale e filosofico che si
sviluppò in Europa nel XVIII secolo (dal 1688 al 1789),
detto «il secolo dei Lumi». In
questa accezione, il termine «illuminismo» è passato a
significare genericamente qualunque forma di pensiero di
tipo razionalista che voglia «illuminare» la
mente degli uomini, ottenebrata dall'ignoranza e
dalla superstizione (la religione...), servendosi della
critica, della ragione e dell'apporto della scienza. In
questo frangente si intende dunque la convinzione da parte di un leader
di una sètta di essere stato «illuminato»
direttamente dall'alto. |
Gruppo religioso illuminato, la sètta si pone
dunque in contraddizione con l'Atto di fede che il cattolico recita
8, poiché sostituisce la Rivelazione divina
con l'illuminazione del capo e la fedeltà alla Chiesa con la fedeltà
al leader.
Due tipi di approccio al fenomeno «sètte»
Le sètte si distinguono dunque principalmente
per la loro natura che è religiosa: l'illuminismo. Ne risultano due
modelli di approccio del fenomeno:
•
O si tiene conto di questa natura religiosa, il che permette
di andare a fondo alle cose. Tale è l'approccio cattolico,
che qui adottiamo; |
•
O si evita di tenerne conto perché si
vuole restare in un'ottica laica e non recare offesa alla
sacrosanta neutralità. In questa ottica, le sètte vengono
considerate non per la loro natura, ma unicamente per i loro
metodi e i loro effetti. |
Questo approccio imperfetto è quello che adotta
lo Stato laico e la maggior parte dei libri e articoli della grande
stampa dedicati alle sètte. Riprendiamo ora i tre punti
precedentemente evocati.
Un illuminismo
All'origine di ogni sètta c'è un capo, un
addestratore di uomini, un guru che si è dato una missione e
che è persuaso che tale missione venga dall'alto. Egli è convinto di
essere ispirato direttamente dal cielo, mentre questa ispirazione,
che non è stata sottoposta ad alcun discernimento degli spiriti,
viene più verosimilmente da sé o dall'influenza dello spirito
cattivo. Il capo comunica la sua illuminazione ai suoi adepti.
Sopra:
Shōkō Asahara (1955-2018),
uno dei fondatori della sètta giapponese Aum Shinrikyō.
Nel febbraio 2004, Asahara è stato riconosciuto colpevole di
essere stato la mente organizzatrice e il mandante
dell'attentato con gas nervino alla metropolitana di Tokyo
del 1995 e di molti altri crimini, tra i quali l'assassinio
nel 1989 dell'avvocato Tsutsumi Sakamoto, della moglie e del
figlio di un anno, provocato dalle indagini che il legale
stava effettuando sulla setta Aum Shinrikyō, ed è
stato condannato a morte per impiccagione. |
Alla
sua morte, i suoi successori si comportano come lui, da illuminati.
La tendenza all'illuminismo - che consiste nel credersi
continuamente e direttamente ispirati da Dio 9
- si incontra frequentemente tra coloro che sfuggono alla disciplina
cattolica, o perché non hanno la fede, o perché, pur avendola,
disprezzano tuttavia questa disciplina. Tendenza i cui danni sono
stati descritti anche dal giornalista e politico francese Charles
Maurras (1868-1952):
«Il credente che non è
cattolico dissimula nelle pieghe inaccessibili del suo foro
interiore un mondo oscuro e vago di pensieri o di volontà che il più
piccolo fermento, morale o immorale, può comodamente presentargli
come la voce, l'ispirazione e l'operazione di Dio stesso. Nessun
controllo esterno viene esercitato su ciò che si crede essere il
bene o il male assoluto. Nessun giudice, nessun consiglio si può
opporre al giudizio e al consiglio di questo divino arbitro
interiore. A causa di questa mancanza, i più nefasti errori possono
essere ostentati e possono essere moltiplicati all'infinito»
10. |
Quando l'illuminato possiede una forte
personalità, una grande capacità di intrattenere, raccoglie intorno
a sé degli adepti che sottomette al suo potere spirituale... ed è
così che nasce una sètta.
«Ricevendo direttamente da
Dio, tramite una rivelazione privata, il "segreto della vera vita",
il guru è più di un leader carismatico; egli è un vero salvatore al
quale si rende un culto. Come un dio, egli riceve delle offerte o
dei simboli come i fiori e l'incenso, o molto più palpabili come gli
assegni o i doni. Davanti a lui, è necessario prosternarsi; gli si
parla solamente con un infinito rispetto e lo si onora con titoli
presi in prestito dal vocabolario biblico, come quello di "profeta e
re" riservato a David Berg, il fondatore dei "Bambini di
Dio", o quello di "nuovo messia" conferito a Moon, o ancora dal
vocabolario delle religioni orientali, come quello di "graziosa
divinità" ricevuta da Prabluycada, il guru di Krishna.
Essendo
l'unico a possedere la formula della salvezza, il guru controlla la
diffusione del messaggio da solo o aiutato da un'oligarchia
rigorosamente scelta. Per fare osservare la sua fede, egli esercita
un potere autocratico sugli adepti: solo lui formula le regole,
decreta le leggi, sancisce le punizioni e le gratifiche. Aiutato da
una gerarchia rigorosa di capi, mai eletti, ma scelti da lui solo,
il leader esige dai discepoli un'ubbidienza cieca, una sottomissione
totale.
"Ubbidire, confidare, seguire", tale è la parola d'ordine di
tutti i guru. David Berg, il padre della "Famiglia dell'amore",
riassume nel suo libro "La révolution pour Jésus, comment faire"?
("La rivoluzione per Gesù, come fare"?) il ruolo del capo: "Il capo
non ha sempre ragione, ma rimane sempre il capo... "; "Anche se il
capo dice o fa qualcosa che pensi sia errato o non conforme alla
Bibbia, non devi però mormorare contro di lui, poiché è Dio che l'ha
costituito capo» 11. |
Sopra: il
reverendo David Berg, che in piena controcultura (1968)
fondò la sètta dei Bambini di Dio. Negli anni a venire Berg
venne più volte accusato di pedofilia (anche dai parenti e
collaboratori più stretti), ma non venne mai processato. |
Una formula di salvezza
• «Una formula di
salvezza, ossia una dottrina, un messaggio unico e universale. Il
maestro ha ricevuto una rivelazione dal cielo e ha comunicato ai
suoi discepoli questo sapere perfetto che gli è stato accordato
affinché nel mondo regnino amore e successo personale, e che ognuno
guarisca dalle proprie ferite. "È stata scoperta la verità a
riguardo dell'uomo", proclamano gli adepti di Ron Hubbard, il
guru della Scientologia; "Egli annuncia la strada della salvezza
totale", affermano quelli di Moon.
Questo messaggio, che sembra
rispondere a tutte le aspirazioni degli uomini del nostro tempo,
seduce le persone angosciate e smarrite della nostra società, e
propone loro la costruzione di un mondo nuovo. Ma esso è
riduttore, perché consegna un pensiero unico ed uniforme - quello
del maestro - impedisce la riflessione personale e distrugge le
convinzioni più profonde imponendo un linguaggio aberrante e
ripetitivo» 12.
• «Concepito come
l'unica via verso la salvezza, il messaggio prende in prestito
qualcosa da tutte le religioni, ma non mira al sincretismo. Al
contrario, esso indottrina: la sètta si identifica con un assoluto,
nega ogni trascendenza e prende il posto di Dio. Tra la salvezza
portato nel mondo dal Figlio di Dio vivente e la salvezza proposto
dalle sètte, le differenze sono colossali» 13. |
Una struttura in un gruppo chiuso
«Attorno al guru si
costituisce un gruppo strutturato, gerarchicizzato con rigorose
regole di vita, una disciplina di ferro, dove si vive una "nuova
realtà". All'inizio, questo gruppo affascina l'adepto con il suo
comportamento, con la sua radiosità, con la sua critica del mondo
esterno egoista, individualista e materialista. Offrendo
un'apparenza di sicurezza, di protezione, di trasparenza e di aiuto
reciproco, esso appare come una gioiosa famiglia, aperta e solida in
un mondo che distrugge la cellula familiare, atomizza gli individui
e sradica ogni valore.
Inoltre, esso seduce gli affamati di calore
umano, gli assetati di affetto, i privi di amore. Una volta nel
gruppo, l'adepto rompe con la sua famiglia biologica, con i suoi
amici, con la società che non ha saputo comprenderlo e rispondere
alle sue attese, e ritrova una vera famiglia. Ormai il guru
sostituisce i genitori, e Moon non esitava a firmare le sue lettere
con la sigla A.N.V.G., ossia "a nome dei veri genitori", mentre
David Berg ha chiamato la sua sètta i "Bambini di Dio" o, ai nostri
giorni, la "Famiglia dell'amore". In questo ambiente regna la pace,
la gioia, l'ordine, il calore e la salvezza, mentre all'esterno
dominano l’odio, le lacrime, il caos, il crimine e l’immoralità. In
una parola, Satana.
Sopra:
«Schiavizzata dalla sètta del sesso». Un articolo
pubblicato sul Daily Mail nel 1994, narra la storia
di Celeste Jones, una donna che fin da ragazzina, poi
per venticinque anni, ha subito ogni sorta di abuso sessuale
all'interno della sètta dei Bambini di Dio. |
Questo manicheismo è un tratto fondamentale del
fenomeno sèttario e permette di mantenere l'ascendente sull'adepto:
per esso, lasciare questa nuova famiglia diventa sinonimo
di perdizione. È dunque necessario, per mantenerlo in questa
convinzione, separarlo dal mondo esterno, ma anche di fare
sparire in lui ogni spirito critico affinché appaia il
fanatismo» 14. |
Gruppi religiosi illuminati, chiusi al tempo
stesso su se stessi e dotati di un spirito di conquista: tali si
presentano le sètte. Delle tre caratteristiche che abbiamo evocato -
l'illuminismo del capo, la formula di salvezza e la struttura in
gruppo chiuso - la più importante è la prima.
II
INVENTARIO DELLE SÈTTE PIÙ CONOSCIUTE
Come classificare le centinaia di sètte attive
in Italia e nel mondo? Il metodo più semplice consiste nel
raggrupparle in funzione della loro origine e dei loro maggiori
orientamenti.
Sètte generate dal protestantesimo
È noto che il
protestantesimo è
basato su tre principî:
•
Il ricorso alla sola Sacra Scrittura come sorgente
unica della Rivelazione e autorità esclusiva in materia di
fede; |
•
La giustificazione mediante la sola
fede; |
• Il principio dell'illuminazione interiore. |
Le diverse chiese protestanti sono state tutte
fondate da uomini che si stimavano più illuminati dei comuni mortali
e possedevano un grande magnetismo; agli inizi, esse si presentavano
come sètte; col tempo, esse persero alcune delle loro
caratteristiche sèttarie... pur mantenendo la principale:
l'illuminismo. A causa di ciò, alcune nuove sètte non cessano di
nascere nella cornice del protestantesimo. A questa origine si
ricollegano, tra gli altri, i Testimoni di Geova, i mormoni,
gli avventisti, i gruppi pentecostali, ecc... Ecco, a
titolo di esempio, una breve descrizione dei mormoni e dei
pentecostali.
La sètta dei mormoni
(Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimigiorni) è
stata fondata negli Stati Uniti nel 1830 dal massone Joseph Smith
(1805-1844), al quale succedette l'altro massone Brigham Young
(1801-1877). Dopo la morte del fondatore, i mormoni si installarono
in una regione dell'Ovest degli Stati Uniti, che chiamarono
«Deseret», e che più tardi divenne lo Stato dello Utah, dove
fondarono Salt Lake City.
Essi sono conosciuti per avere praticato
per molto tempo la poligamia e costituito una società
teocratica. La loro dottrina mescola alcuni elementi ebraici ad
altri elementi cristiani. I loro legami con la
Massoneria sono
molto stretti. In numero di circa 8,7 milioni, di cui 4,5 milioni
negli Stati Uniti (cfr. Quid), essi inviano nel mondo
parecchie decine di migliaia di missionari, grazie anche alla loro
coesione e ai loro mezzi finanziari, esercitando una potente
influenza sulla politica americana 15.
Sopra: a
sinistra, due giovani missionari mormoni; a destra, la
tipica famiglia mormone composta da un marito, quattro mogli
e relativi figli. |
I movimenti di Pentecoste, che costituiscono ciò che oggi
viene definito «pentecostalismo», sono nati all'inizio del XX
secolo negli Stati Uniti con il pastore metodista Charles Parham
(1873-1929), e in Gran Bretagna con Evan Roberts (1878-1950).
«Il pentecostalismo pone
l'accento sull'esperienza religiosa personale. Ma questa
esperienza è quella di un nuovo tipo di relazione con lo Spirito
Santo; il luogo privilegiato in cui si stabilisce e si sviluppa
questa relazione è generalmente l'assemblea di preghiera. È durante
essa che gli ultimi arrivati ricevono l'"effusione dello Spirito"
mediante l'imposizione delle mani; è sempre in quel frangente che i
doni speciali, che vediamo all'opera nella Chiesa primitiva, e in
particolare "il parlare in lingue", la "profezia" e il dono della
"guarigione" si manifestano. Il primato dato all'esperienza
religiosa e all'esercizio dei carismi hanno portato i
pentecostali ad entrare in urto con le altre confessioni cristiane»
16. |
Sopra:
tipiche manifestazioni esteriori dei pentecostali. Essi sono
convinti che, dopo aver ricevuto l'imposizione delle mani da
una persona già iniziata, possono ricevere direttamente
dallo Spirito Santo i carismi (dono della profezia, della
glossolalia, di operare guarigioni, miracoli, ecc...) di cui
si parla negli Atti degli Apostoli. Negli anni '60,
subito dopo il Concilio Vaticano II (1962-1965), sotto il
regno di Paolo VI (1897-1978), il pentecostalismo
protestante è penetrato sotto forma di movimento
(«Rinnovamento nello Spirito» o «Rinnovamento carismatico»)
nella Chiesa cattolica senza essere oggetto di uno studio
teologico approfondito che dimostrasse la compatibilità del
cosiddetto «battesimo nello Spirito» o «effusione dello
Spirito» (spesso accompagnato da uno strano stato di
euforia) con la dottrina cattolica... |
Sopra:
una religiosa
cade come svenuta dopo aver ricevuto l'«effusione dello
Spirito». Tale fenomeno viene definito dai carismatici
«riposo nello Spirito»... |
Durante gli ultimi quarant'anni il numero di
adepti del pentecostalismo è cresciuto molto rapidamente. Secondo
alcune valutazioni, il numero dei suoi aderenti va dai 60 in 100
milioni di individui (cfr. Quid), e secondo il teologo
battista statunitense Harvey Cox sono 410 milioni. Il pentecostalismo
si è molto sviluppato in America Latina, e specialmente in Brasile.
Scrive Harvey Cox nella sua opera Fire From Heaven: The
Rise Of Pentecostal Spirituality And The Reshaping Of Religion In
The 21st Century:
• «La più antica
delle chiese pentecostali del Paese si è sviluppata con una rapidità
stupefacente in tutti gli Stati e in tutte le regioni del Brasile e,
oggi, rivendica quasi quindici milioni di membri. Essa
prosegue nel suo sviluppo ed è solamente uno dei più grandi gruppi
pentecostali del Brasile, che ne conta alcune centinaia»
17.
Sopra:
Harvey Cox e il suo
libro Fire From
Heaven.
•
«Nel suo libro "L'Amérique Latine devient-elle protestante"?
("L'America Latina diventa protestante"?), David Still
predice che entro il 2010 - se i tassi di crescita attuale si
mantengono - cinque o sei Paesi latino-americani avranno una
maggioranza non cattolica, essenzialmente pentecostale»
18. |
Sebbene tali previsioni siano sempre da
prendere con le pinze, danno un'idea della minaccia pentecostale che
incombe sul cattolicesimo latino-americano.
Sètte generate dalle religioni orientali 19
o che si riallacciano ad esse
■ «"International
Society for Krishna Consciousness" (ISKCON) ("L'Associazione
Internazionale per la Coscienza di Krishna"), o più
semplicemente Hare Krishna, mescola al
politeismo nato dall'induismo una dose di monoteismo cristiano ad
una briciola di scienza, così come alcuni principî dietetici per
essere accettata anche dall'Occidente. Essa è stata fondata a New
York nel 1966 dal maestro spirituale indiano "Sua Divina Grazia"
Bhaktivedanta Swami Prabhupada (1896-1977).
Sopra:
Bhaktivedanta Swami Prabhupada e il logo
dell'International Society for Krishna Consciousness. |
Gli Hare Krishna.
■
"L'Associazione per l'Unità del Cristianesimo Mondiale"
(A.U.C.M.), fondata nel 1954 in Corea da Moon, "su ordine del
cielo", esalta in apparenza l'unità delle chiese cristiane per
lottare meglio contro la sovversione comunista. In realtà, essa
amalgama ad uno pseudo-cristianesimo alcune credenze orientali
arricchite da un pizzico di scienza e condite con una forte dose di
anticomunismo.
Sopra: matrimoni di
massa
nella sètta del
reverendo Moon.
■
"La chiesa della Scientologia", creata nel 1950 in California
da Lafayette Ronald Hubbard, si definisce "chiesa" per
ricollegarsi al contesto cristiano, ma si nutre di concetti proprî
dell'induismo, del buddismo e dello gnosticismo, essi stessi
innestati su di una base psicanalitica. Filosofia religiosa, con
pretese scientifiche, essa ambisce a guarire tutte le malattie
liberando, mediante l'ipnosi, lo spirito dalle sue aberrazioni, ed
elabora una nuova teoria: la dianetica, o scienza della
mente, che ha attratto una profusione di adepti in questo mondo
malato.
Sopra:
la sede della
chiesa della Scientologia a Los Angeles. A lato, il libro di
Hubbard Dianetics, la «bibbia» degli scientologi. |
■
"La Meditazione Trascendentale" (TM) è un metodo per utilizzare al
massimo il potenziale del cervello umano piuttosto che una
religione. Ciò spiega il suo successo presso gli uomini d'affari
preoccupati di aumentare la loro produttività
20.
■
"L'Invitation
à la Vie (IVI): fondato nel 1983 dalla guaritrice
Yvonne Trubert (1932-2009), l'I.V.I. era in origine un gruppo
di preghiera che reclutava adepti nell'ambiente benestante
cattolico. Ma, assai rapidamente, il gruppo è cresciuto - 7.000
aderenti, secondo l'U.N.A.D.F.I. - e la dottrina si è evoluta verso
un sincretismo formato da induismo, da esoterismo e da tracce di
cristianesimo.
Non solo Dio non è che energia cosmica e la
Santissima Trinità si confonde con la triade egizia
(Iside-Osiride-Horus), ma la guaritrice è diventata una
reincarnazione della Vergine Maria o addirittura di Cristo, mentre
gli adepti sono reincarnazioni dei discepoli di Gesù e si
sottraggono alle leggi terrene mediante la preghiera e le
vibrazioni» 21.
Sopra: Yvonne Trubert. |
Parecchie sètte si ricollegano al buddismo.
Menzioniamo il gruppo Soka Gakkai, ad esempio, legato
al buddismo giapponese e che in Francia pubblica la rivista
Troisième civilisation («Terza civiltà»).
Sètte di ispirazione occultista
Si tratta di una categoria molto prossima alla
precedente dato che le religioni orientali possiedono esse stesse un
fortissimo contenuto occultista. Essa comprende l'Ancient
Mystical Order Rosæ Crucis (A.M.O.R.C., Antico e Mistico Ordine della Rosa
Croce), la
Teosofia, l'Antroposofia,
la Fratellanza Bianca Universale... e soprattutto le sètte
massoniche, molto distanti dalle sètte più importanti a causa
della loro anzianità (furono create nel 1721), per il numero dei
loro adepti (nell'ordine delle 100.000 unità), e per
la loro influenza religiosa, culturale e politica.
Menzioniamo anche
i molteplici gruppi satanisti (prima quelli occulti, e poi
quelli che lo sono apertamente) che sono stati creati, sotto la
copertura musicale, a partire dagli anni '60 e che costituiscono ciò
che Padre Benoît Domergue, nel suo libro La
réincarnation et la divinisation de l'homme dans les
religions («La reincarnazione e la deificazione dell'uomo
nelle religioni») 22 definisce «satanismo
culturale» 23.
Sopra:
Padre Benoît Domergue
e la sua opera La
réincarnation et la divinisation de l'homme dans les
religions. |
Senza essere
necessariamente strutturati come le sètte, essi manifestano, in ogni
caso, l'esistenza e l'attività di sètte sataniche occulte da dove
traggono la loro ispirazione. Ecco, secondo il precitato libro di
Padre Domergue, pubblicato nel 1997, come si sono evolute le cose
durante gli ultimi trent'anni:
1967 |
Comparsa di Satana
nelle produzioni musicali; |
1970-1980 |
Messaggi subliminali
nel rock che comportano una consacrazione a Satana; |
1980-1990 |
Affermazioni
apertamente sataniste (vedi il primo gruppo britannico
black metal Venom); |
1990 |
«In venticinque
Stati moderni, abbiamo censito quasi seicento gruppi
musicali esplicitamente satanisti, o che fanno
riferimento al satanismo. La maggioranza di essi
appartiene agli Stati scandinavi e anglosassoni»
24.
Tale fenomeno sembra accresciuto dal consumo di droghe (ecstasy). |
Sopra:
quattro cover di album dei
Venom. In tre
di essere appare Satana in forma di Caprone e il Pentacolo
rovesciato e in una la croce a rovescio. |
Sopra:
adepti di The Satanic Temple, una sètta demoniaca
fondata nel 2012 in forte espansione negli Stati Uniti, il
cui quartier generale si trova a Salem (la città delle
streghe...), nel Massachusetts. |
I nomi di questi gruppi sono generalmente
significativi. Citiamo, ad esempio, gli
Acheron, i Baphomet,
i
Belial, i
Belphegor, i
Belsebub, i
Deicide, i
Demoniac, gli
Hades, i
Leviathan, i
Marduk, ecc...
25.
Sètte che si ricollegano al movimento New Age
È noto il successo del New Age, una
sorta di movimento caratterizzato da una mescolanza di occultismo,
di psicotecniche e di naturismo, più organizzato di quanto non
sembri e nel quale si ritrovano numerosi gruppi con caratteristiche
sèttarie. Essi hanno un fondo di ispirazione occultista, ma la
caratteristica apparentemente dominante sembra spesso la psicologia
o il naturismo e non l'occultismo. Menzioniamo in particolare le
sètte ecologiche nelle quali la componente naturista della Nuova
Era è messa particolarmente in rilievo, come in Ecovie o
nello
Zen macrobiotico 26.
Gruppi apparentemente cattolici che possiedono caratteristiche
sèttarie
Uno degli esempi più tipici è quello fornito
dal gruppo di origine brasiliana TFP (Tradizione
- Famiglia -
Proprietà). Fondata dal Prof. Plinio Corrêa de Oliveira
(1908-1995), nel 1972, la TFP ha installato una sua sezione
in Francia e ha reclutato diversi adepti nell'ambiente cattolico
detto «tradizionalista».
Sopra: Plinio Corrêa de Oliveira
e il simbolo della TFP. All'interno di quest'ultima
si praticava il culto della personalità del fondatore, la
recita delle «litanie» in onore della madre del de Oliveira
e una forte simpatia per i Cavalieri Templari. |
Il suo carattere sèttario è apparso
solamente poco a poco e può essere caratterizzato così:
«I militanti sono
convinti dell'imminenza di un grande conflitto - che
chiamano "la
bagarre" - tra le forze angeliche e i demoni che si
affronteranno in modo visibile. In quei giorni, gli angeli
cingeranno della loro protezione gli uomini della TFP - gli
eletti di un mondo perduto - che stabiliranno sulla terra
rinnovata, sotto le insegne della loro associazione, il
regno di Maria, regno dove non ci saranno più né
preti, né messa, e dove rimarrà solamente la
devozione alla SS.ma Vergine. In breve, la TFP
costituirebbe, secondo il suo insegnamento esoterico, una
specie di arca di salvezza nell'ora imminente di un
confronto supremo tra le forze del bene e quelle del male.
Sopra:
militanti della
TFP
negli Stati Uniti.
Ne consegue che colui che se ne va da questa unica ancora di
salvezza è da considerarsi come un traditore e un apostata,
quasi certamente destinato alla dannazione eterna: "Extra TFP nulla salus” ("Fuori dalla TFP non c'è salvezza"). In
questa nuova "chiesa", transizione tra le chiese
istituzionali che stanno morendo sotto i colpi della
rivoluzione, e l'era futura, i preti sono visti in malo
modo, le vocazioni sacerdotali vengono scoraggiate a
profitto della "vocazione TFP", mentre una
nuova scala di valori e di precetti prende il posto delle
nozioni cattoliche. Coloro che percorrono i gradi di
iniziazione della TFP vengono spinti a formulare i seguenti
voti:
■
il voto di silenzio;
■
il voto di
celibato;
■
il voto di serietà (non
ridere e nemmeno sorridere);
■
il voto di non bere
alcoolici;
■
il voto di
"cavalleria", inteso come divieto di criticare la TFP e i suoi
militanti.
L'adempimento di
questi voti viene controllato da responsabili laici
dell'associazione che,
sostituendo il sacerdote nella direzione spirituale,
possono sospenderne l'efficacia ed infliggere delle
penitenze. Per contro, i militanti sono dispensati dai
doveri di stato che la Chiesa indica come la via specifica
della salvezza per ciascuno (studio, lavoro e famiglia), ma
che impedirebbero l'appartenenza assorbente ed esclusiva
alla TFP verso la quale tende tutta la sua disciplina
interna» 27.
|
Riassumendo, pur trovandoci di fronte ad una
grande diversità di sètte, si ritrovano sempre le tre
caratteristiche già evocate:
•
L'illuminismo del fondatore e dei dirigenti... spesso
foderato di un cinismo da uomini d'affari che sanno
sfruttare la credulità umana; |
•
Una
formula di salvezza proposta agli adepti; |
•
Un'organizzazione in
gruppi chiusi su loro stessi e fortemente disciplinati. |
Come avviene il reclutamento in questi gruppi? Come seguono gli
anziani i loro adepti esercitando su di essi una ferrea disciplina?
Come riescono a svilupparsi, spesso in modo spettacolare? È ciò che
ora andremo ad esaminare.
III
PERCHÉ LE SÈTTE ATTIRANO?
Da una quarantina d'anni a questa parte, le
sètte hanno iniziato a proliferare velocemente anche in nazioni
cattoliche, mentre in precedenza erano meno diffuse e mantenevano un
carattere piuttosto segreto. I motivi di tale cambiamento sono al
tempo stesso naturali e soprannaturali.
Motivi soprannaturali
Che le sètte siano sempre state molto numerose
in Paesi di religione protestante, è un fenomeno facilmente
spiegabile se si tiene conto dell'enorme importanza accordata dalla
pseudo-Riforma all'illuminismo. In un Paese cattolico, la diffusione
delle sètte è stata frenata dalla disciplina cattolica che non
lascia, o non dovrebbe lasciare, alcuno spazio all'illuminismo.
La protestantizzazione del cattolicesimo
È cosa nota che il fenomeno della
protestantizzazione del cattolicesimo si è sviluppato a partire
dagli anni '40 ed è stato accelerato dal Concilio Vaticano II
(1962-1965) e dalla riforma liturgica che ne scaturì. Più i
cattolici si sono impregnati di concetti protestanti, in materia di
fede, ad esempio, più hanno adottato i comportamenti protestanti
nella liturgia, nel loro modo particolare di pregare, ecc..., e più
le sètte hanno preso piede. Questa tendenza è particolarmente
visibile in America Latina. Si può pensare che, a causa della loro
protestantizzazione, i cattolici abbiano perso una parte delle loro
difese.
Sopra:
in alto a sinistra, una Cena del Signore luterana; a destra,
una messa concelebrata da sacerdoti cattolici secondo il
nuovo conciliare del 1969. Le somiglianze tra le due
cerimonie sono evidenti: l'altare è stato sostituito da un
tavolo e la messa viene celebrata verso il popolo in lingua
volgare. Il Novus Ordo Missæ si è avvicinato
notevolmente al rito protestante, e di conseguenza si è
allontanato pericolosamente dalla teologia cattolica sul
santo sacrificio della Messa così com'è stata definita nel
XVI secolo dal Concilio di Trento. |
Due aspetti di questa protestantizzazione
Le nuove dottrine conciliari riguardanti la libertà
religiosa e l'ecumenismo
hanno portato molto fedeli a non guardare più con diffidenza le
false religioni, ma, anzi, a guardarle con occhio favorevole e
spesso pieno di ammirazione. Come potevano le sètte non beneficiare
di queste nuove aperture? L'illuminismo della sètte maschera spesso
un fondo occultista, ovvero satanico.
Sopra:
Assisi, 27 ottobre 1986: i
rappresentati delle più importanti religioni mondiali sono
stati invitati da Giovanni Paolo II (1920-2005) a
partecipare ad una giornata di preghiera collettiva per la
pace. Immagini come queste hanno generato nei fedeli (già
abbastanza smarriti dalle novità conciliari) un senso di
disorientamento. Se non esistono più religioni false, ma
tutte le religioni sono buone, perché devo essere cattolico?
Tutto questo non può che andare a beneficio delle sètte che
sono pronti ad abbracciare chiunque sia in cerca di
certezze... |
Ora, bisogna riconoscere che
gli strumenti di difesa contro Satana di cui dispone un cattolico
(il santo sacrificio della Messa, il Rosario, le preghiere a San
Michele Arcangelo, la
medaglia di San Benedetto,
ecc...) sono stati messi in disparte 28,
e la credenza nella nocività di Satana (e persino la sua stessa
esistenza) si è molto affievolita.
Motivi naturali
Il vuoto religioso
Viviamo in una società secolarizzata, in un
periodo di crisi all'interno della Chiesa. Ne consegue che molti dei
nostri contemporanei non hanno ormai che una fede indebolita, quando
non l'hanno persa del tutto. Ora, l'uomo è un animale religioso.
Quando abbandona la vera religione, esso cerca - consapevolmente o
meno - un surrogato. Le sètte sono lì ad offrirglielo con
entusiasmo e hanno una buona conoscenza del cuore umano.
«Le sètte hanno
colmato il vuoto religioso recuperando e sovvertendo il
messaggio cristiano. Siccome la Chiesa non parla più di
Satana, la sètta ha iniziato a riparlarne per spiegare il
male; visto che la Chiesa tace a riguardo dei misteri della
fede, la sètta ha iniziato a ripresentarli proponendo
all'adepto una salvezza ottenibile mediante la conoscenza e
l'acquisizione di un sapere iniziatico. Poco a poco
l'irrazionale si è sostituito il mistero, la reincarnazione
ha preso il posto della risurrezione, il guru ha finito per
credersi un nuovo messia, l'età d'oro che sta per venire è
divenuta il nuovo paradiso e la preghiera personale è
diventava la ripetizione di slogan»
29. |
Sopra:
poiché la natura ha orrore del vuoto, la mancata
predicazione della Verità religiosa ha creato l'humus
ideale per la crescita delle sètte. Il successo del porta a
porta dei Testimoni di Geova è solo uno dei tanti segni
della profonda crisi di fede e di identità in cui sono
caduti (dopo il Concilio) molti cattolici, potenziali
vittime di questi lupi travestiti da agnelli. |
Il bisogno di calore umano
Rispondendo al bisogno religioso delle persone
che hanno perso la fede, le sètte sanno soddisfare un altro bisogno:
quello di calore umano. In un mondo freddo, «in acciaio
inossidabile», dove conta solo il reddito economico, in presenza di
famiglie spesso frantumate o i cui membri non si sopportano più, le
sètte vengono a proporre le loro piccole comunità accoglienti e
fraterne.
Il gusto del meraviglioso
Altro motivo d'attrazione delle sètte: molte
tra loro offrono un tipo di scappatoia verso il meraviglioso,
lontano dalla monotonia del mondo terra-terra in cui viviamo.
Dunque, esse sembrano rispondere ad una delle aspirazioni più
potenti dell'anima umana.
Sopra:
convinto di essere
tornato in possesso - grazie all'effusione dello Spirito
Santo - dei carismi della Chiesa primitiva, il pentecostale
crede di poter operare guarigioni, di fare profezie, ecc...
Ecco il pericoloso «gusto per il soprannaturale» che spesso
prevale in queste persone, un bisogno di cui anche il
demonio può approfittare per metterci il suo zampino e
magari operare falsi prodigi e ingannare chi va in cerca di
miracoli. |
Il bisogno di certezze
A meno di lasciarsi stordire dalle occupazioni
della vita, ogni uomo - lo ammetta o meno - è alla ricerca di
certezze a riguardo degli argomenti su cui si interroga, e
principalmente sui fini ultimi della propria vita. Molti uomini di
Chiesa e molti laici cattolici, diventati modernisti, strenui
sostenitori dell'ecumenismo e adepti del dialogo interreligioso,
non sanno più affermare le verità di fede: lo spirito ecumenico, in
particolare, ha distrutto tutte le certezze, perché se tutte le
religioni possono essere considerate come altrettante strade che
conducono a Dio, che cosa rimane di certo in materia religiosa?
Le sètte approfittano di questa grave mancanza
proponendo - e in seguito imponendo - delle certezze assolute. È dunque rispondendo - o così almeno pare -
alle esigenze e alle propensioni della natura umana (bisogno di
calore umano e di certezze; gusto per il meraviglioso; desiderio di
vedere colmato il vuoto religioso, ecc...) che le sètte esercitano
sui nostri contemporanei una crescente attrazione.
IV
IL RECLUTAMENTO DEGLI ADEPTI
I membri delle sètte sanno reclutare,
(generalmente, è uno dei loro doveri primari) e dedicano a questo
compito molti sforzi. Esse danno prova in questa attività, come
nelle altre, di una «temibile conoscenza della natura umana»
30, utilizzando correntemente i metodi del
marketing. Il reclutamento comporta quattro fasi: la scelta
del bersaglio, la seduzione, la persuasione e il fascino
31.
La scelta del bersaglio
«Innanzitutto, bisogna
individuare un bersaglio, la vittima resa fragile dalla solitudine,
dalla disoccupazione, da una delusione sentimentale o idealistica e
ingenua in un mondo di felloni» 32. |
Ordinariamente, i bersagli sono giovani, e
dunque vulnerabili a causa della loro mancanza di esperienza nelle
cose della vita e delle loro stesse qualità che possono essere fonti
di debolezza quando vengono canalizzate nella direzione sbagliata
(bisogno di ideali, generosità, ecc...).
Seduzione
• «Successivamente,
si tratta di adescare la vittima: in un luogo pubblico, per strada,
a scuola, in un bar, in discoteca, ecc..., un "missionario" della
stessa età, ben preparato, che sa vendere la sua merce, si avvicina
al soggetto preso di mira e inizia una discussione. Questa non verte
mai sulla sua "missione", ma sui problemi fondamentali, come il
senso della vita, la sua utilità, il valore dell'amore,
dell'amicizia o l'esistenza di Dio; in breve, su tutte le domande
che un giovane può porsi senza che la sua famiglia, la società o
persino la Chiesa gli sappiano dare una risposta»
33.
• «Sedurre significa
innanzitutto piacere, ma è anche deviare dalla verità. Tutto il
lavoro delle sètte mira a proporre una brillante utopia al posto del
grigiore quotidiano. Il reclutatore-seduttore mette in scena
l'illusione sèttaria; egli agisce come un giocoliere per attirare i
potenziali adepti; propone risposte semplici a domande complesse;
egli affascina l'interlocutore per creare l'illusione dello scambio
affettivo; gioca continuamente sul campo delle emozioni, cancellando
dal suo proposito ogni logica; oppone la morbosità del reale alla
prospettiva di un amore idilliaco, quello che regna in seno alla sua
comunità» 34. |
Persuasione
«Sentendosi ascoltata e
compresa, la vittima si sente felice e, a sua volta, ascolta
attentamente gli argomenti del suo interlocutore che si comporta
come un rappresentante. Se non chiede nulla, in compenso si mostra
sincero, caloroso e sicuro di sé per manipolare lo spirito della sua
preda e proporgli, in modo completamente naturale, di rompere la sua
solitudine, di trovare la felicità e il calore umano accompagnandolo
dagli amici. È dunque in piena libertà, di sua propria iniziativa,
senza avere per nulla il sentimento di essere reclutata, ma senza
sapere dove và, che la vittima viene infine condotta ad un "centro"
[...].
Accolto calorosamente, l'invitato trova in quel luogo
tutto ciò che gli manca: l'amicizia, il calore umano, persone
piacevoli e spontanee che sanno rispondere alle domande-chiave,
un'atmosfera travolgente di canti, di preghiere, di profumi.
Trovando la sua vita anteriore insipida, egli accetta con entusiasmo
un incontro per un fine-settimana o più in questo "centro"»
35. |
Sopra:
recita questo depliant diffuso dai Testimoni di
Geova: «Pace, salute e felicità. Il sogno di tutti»!
Ecco come le sètte attirano soprattutto chi è disperato o
chi si trova in un momento di grande difficoltà.
|
È soprattutto in quell'occasione che vengono
messe in atto le tecniche di persuasione, utilizzate per il
marketing, che le sètte hanno fatto proprie. Esse comportano un
certo numero di «trucchi» di cui riportiamo alcuni esempi citati da
Jean Marie Abgrall, che a sua volta li ha estratti dal libro
di Lionel Bellanger intitolato La persuasion
(«La persuasione»; PUF, 1992):
■
«Forzate la simpatia
[...];
■
Imparate a comunicare con l'altro dandogli l'impressione che
vi interessate a lui [...];
■
Mettete le persone a loro agio parlando loro degli argomenti
che le interessano, e in primo luogo di loro stessi;
■
Date l'illusione di essere sinceri intavolando un discorso
che coincide il più spesso possibile con quello del vostro
interlocutore;
■
Conducete sempre voi il gioco, ma sappiate interromperlo se
il discorso comporta una difesa troppo evidente;
■
Non difendete mai, attaccate sempre, non dubitate mai
[...];
■
Seducete sempre, dominate, ma senza che ciò appaia»
36. |
Sopra: Jean Marie Abgrall
e il libro La persuasion.
Fascino
«Dopo una prima fase
di dubbio, il candidato è convinto definitivamente
dell'esattezza della sua scelta quando si trova di fronte al
pezzo forte della dinamica sèttaria. Il confronto col guru,
o i suoi testimoni, rompe le sue ultime reticenze. Comincia
allora una nuova tappa del processo di indottrinamento. Essa
introduce un carattere magico nella relazione tra il futuro
adepto e il gruppo sèttario. La relazione si stacca poco a
poco dal reale per stabilirsi nell'universo simbolico del
sacro e del divino. Questo fascino va a rimuovere nel
soggetto ogni velleità di sottrarsi all'influenza della
sètta e dei suoi membri, ed è accompagnato da una
richiesta di impegno totale» 37. |
Cosa c'è di riprovevole nel processo di
reclutamento così descritto? È forse il fatto stesso di fare della
propaganda, cosa che alcuni considerano come una violazione delle
coscienze? Certamente no! La propaganda fatta per una buona causa,
evitando ogni menzogna e tenendo conto della virtù della
discrezione, può essere perfettamente legittima. Il processo appena
descritto è biasimevole quanto allo scopo e ai mezzi utilizzati:
•
Quanto allo scopo: ciò che persegue il reclutatore è
malvagio (chiudere la sua vittima nella prigione di una
sètta); |
•
Quanto ai mezzi: il reclutatore
inganna la sua vittima circa lo scopo (la sètta viene
presentata sotto una luce poetica); |
•
Egli utilizza altri
mezzi fallaci (come il carattere fittizio ed
utilitaristico del calore umano manifestato). |
V
LA TRASFORMAZIONE DEGLI ADEPTI
E LA LORO VITA ALL'INTERNO DELLA SÈTTA
Una volta preso il nuovo adepto
nell'ingranaggio di una sètta, quali sono i procedimenti utilizzati
per assicurarsi la sua fedeltà e per farne un militante docile e
convinto? Questi procedimenti sono molto simili da una sètta
all'altra. Ne prendiamo la descrizione dal libro di Julia
Darcondo sulla «chiesa» di Scientology, intitolato
Voyage au centre de la secte («Viaggio al centro della
sètta») 38 e così presentato
dall'Editore:
«Per la prima volta,
una testimonianza autentica sulla vita all'interno di una
sètta. Julia Darcondo, infatti, ha subito, per diversi anni,
il lavaggio del cervello come viene praticato dalla "chiesa"
della Scientologia. Trattasi di un organismo, di origine
americana, la cui facciata pseudo-religiosa camuffa una
vastissima azione di sovversione degli spiriti e i cui mezzi
commerciali e finanziari sono considerevoli.
«La chiesa
di Scientology: un nuovo rifugio».
Psicologa di
professione e sociologa di formazione, Julia Darcondo è
entrata nella Scientologia con la speranza di mantenere i
contatti con suo figlio, ghermito dalla sètta. Essa ha così
superato i principali gradi iniziatici di questa "chiesa" di
cui non ignora, del resto, certi caratteri superficialmente
positivi. La sua formazione universitaria e il suo bagaglio
culturale le hanno permesso di resistere
all'indottrinamento, di uscire dalla sètta e di raccontare
la sua esperienza dopo parecchi anni di riflessione e di
distacco». |
Assai rari sono i testimoni che hanno vissuto
in seno ad una sètta, che sono riusciti ad uscirne, che hanno voluto
descrivere con precisione la loro esperienza e possedevano le
competenze richieste per farlo. Ecco l'interesse eccezionale del
libro di Julia Darcondo.
Isolamento fisico e rottura con il passato
«Per accaparrarsi il
nuovo arrivato, il gruppo lo incita innanzitutto a rompere
con tutto il suo ambiente naturale precedente: la famiglia,
gli amici e il lavoro vengono presentati come un mondo
ostile, carico di negatività, il regno delle forze del male
da cui bisogna allontanarsi e purificarsi. "Famiglia,
genitori, amici formano una trinità con Satana", afferma il
reverendo Moon. Del resto, in questo mondo perverso,
l'adepto stesso non era che una nullità, come provano, ad
esempio, i test che effettua la "chiesa" della Scientologia;
ma fortunatamente, grazie all'aiuto dei corsi, all'uso di
nuovi metodi, all'amicizia del gruppo e alla tenerezza del
guru per questa anima smarrita, il nuovo adepto potrà
diventare qualcuno» 39. |
Isolamento intellettuale
L'isolamento fisico sarà completato da un
doppio isolamento intellettuale: l'adepto dovrà rompere con le sue
radici culturali, dimenticare il suo passato intellettuale; avrà
principalmente per cibo la letteratura interna della sètta, le opere
del fondatore, i commenti di queste opere, ecc... Cosa più
stupefacente, l'adepto si troverà isolato rispetto agli altri membri
della sètta. Julia Darcondo insiste su questo isolamento di cui
hanno sofferto, lei e suo figlio François, mentre erano entrambi
membro della «chiesa» della Scientologia:
• «Ogni tanto vedevo
mio figlio. Ma eravamo l'uno e l'altra rinchiusi nel nostro ghetto
personale, in virtù della legge scientologica che vieta all'adepto
di "parlare del proprio caso". È per tale motivo che le rare
"conversazioni" tra scientologi si limitano alle solite
considerazioni sul tempo, alle modifiche apportate ai locali,
all'ultima rivista uscita... Più i vostri propositi sono banali,
meno danno occasione alla delazione, perché essa resta presente,
sempre e dovunque. Ciò che è permesso, invece, è di stupirvi
dell'eccellenza dei processi di "auditing" (senza precisare, di
stupirvi dell'infinita bontà del fondatore anche se non è evidente,
ma bisogna pur "riempire" i silenzi), del suo genio e dei progresso
della Scientologia nel mondo...
Sopra:
due manifestanti espongono cartelli contro la Scientologia.
Su quello di sinistra è scritto: «La Scientologia
distrugge le famiglie», mentre su quello di destra è
scritto: «Scientology=sètta». |
Il discorso quotidiano degli scientologi si distingue per la sua piattezza e per un accumulo di
luoghi comuni proferiti con una convinzione che li orna con
un'aureola il cui orpello non ha eguale che nell'irrisorio. In
breve, le "comunicazioni" tra individui sono povere, prive di
interesse e, per ciò stesso, rare. La Scientologia è un'avventura
collettiva, ma la sua strada si percorre da soli. Questa solitudine
la provavo dolorosamente quando incontravo François. Non lo
riconoscevo più. Aveva perso quella passione per l'argomentazione
che era uno dei tratti più brillanti della sua intelligenza, per non
proferire altro che la verità hubbardiane, messe accuratamente tra
virgolette affinché l'origine fosse attribuita al fondatore»
40.
Sopra:
due manifestanti espongono un manifesto su cui è scritto:
«La Scientologia, sètta dell'abuso». |
• «Che tutto vada
bene o che si incontrino dei problemi, la Scientologia è
l'apprendistato della solitudine»
41.
|
Il condizionamento ottenuto mediante l'impiego del tempo e
del cibo
La Scientologia possiede un corpo d'élite
chiamato
«Sea Org»
(«Organizzazione Marittima»). Le reclute scientologhe scelte per
farne parte vengono chiamate «Prodotti Zero» e sono
sottoposti ad un addestramento di cui ecco alcuni aspetti:
«L'impiego del tempo è
organizzato in modo tale che le reclute non abbiano un minuto per
loro e non siano lasciate mai sole. A mezzogiorno ci si ferma per il
pranzo, che è servito sul posto ai membri della "Sea Org". I
"Prodotti Zero", hanno diritto solamente agli avanzi... se resta
qualcosa. Dalle 15,30 alle 18,30, corso di indottrinamento.
Bisogna
notare che quest'ultimo avviene in un momento della giornata in cui
la stanchezza fisica e il cibo insufficiente determinano nel
"Prodotto Zero" un stato di ipovigilanza che annichilisce
ogni spirito critico, e prepara il terreno ideale per l'impianto
delle idee hubbardiane. Proibizione di avere relazioni amichevoli
con chiunque; anche le coppie sono divise. Ogni "Prodotto
Zero" è incaricato di sorvegliare i suoi compagni e di
stendere dei rapporti su ciascuno di essi.
Sopra:
un depliant che pubblicizza la Sea Org, un
corpo d'élite di Scientology. La frase «Many
are called, few are chosen» («Molti sono i chiamati,
pochi gli eletti») è un passo estratto dal Vangelo di San
Matteo (Mt 22, 14) e usato per gli scopi della sètta.
|
Le chiacchiere sono
proibite, cosicché è impossibile scambiare alcune idee o persino le
proprie impressioni. All'interno del gruppo, l'isolamento è
assoluto. L'universo chiuso della "Sea Org" ha per effetto di
accelerare il processo di condizionamento che può considerarsi
completato quando la nuova recluta passa ad uno stato di
disponibilità totale, e cessa di appartenere a sé per non essere che
un ingranaggio cieco nella grande macchina hubbardiana»
42. |
Il condizionamento ottenuto mediante la manipolazione mentale
Le sètte hanno saputo trarre vantaggio dai
considerevoli progressi che hanno fatto le scienze psicologiche
durante gli ultimi cinquant'anni; in tal modo, esse hanno
perfezionato la loro «temibile conoscenza della natura umana»
43, diventando esperte in manipolazione
mentale 44. Ecco ciò che riconosce a
questo riguardo Lafayette Ronald Hubbard (1911-1986), il
fondatore di Scientology:
«Adesso, ne sappiamo più
sulla psichiatria degli psichiatri stessi. Possiamo fare un
lavaggio del cervello più rapidamente dei russi; in venti
secondi, otteniamo un'amnesia totale, contro i tre
anni necessari per rendere la lealtà di qualcuno leggermente
confusa» 45. |
Una manipolazione mentale che l'adepto subisce a sua insaputa
Per essere efficace, la manipolazione mentale
non dev'essere riconosciuta come tale dalla persona manipolata.
Caratteristica di cui la vittima della manipolazione non può
rendersi conto che dopo, una volta uscita dalla sètta. Ecco la
testimonianza di Julia Darcondo:
«La manipolazione mentale
non era evidente: la subivo a mia insaputa [...]. La
manipolazione mentale e la sua insidiosa progressione sono
insospettabili, tanto che l'assenza fisica del maestro sembra
concedere all'adepto una vera autonomia» 46. |
Metodi utilizzati
Il metodo correntemente utilizzato è quello
comunemente definito «dinamica di gruppo», e che possiede in
inglese una buona dozzina di designazioni («Sensitivity Training»,
«T groups», «Encounter Groups», ecc...). Secondo uno
dei suoi principali promotori negli Stati Uniti, lo psicologo
Carl Rogers (1902-1987), «la dinamica di gruppo è un mezzo
che permette di modificare la struttura di base della personalità»
47.
Procedimento temibile di manipolazione
mentale la cui efficacia è stata verificata all'epoca della sètta
People's Temple, una sètta di cui abbiamo già parlato più sopra
(il suicidio collettivo avvenuto a Jonestown, in Guyana, il 19
settembre 1978). Eccone una descrizione sommaria rinviando il
lettore al notevole libro di Ed Dieckmann intitolato
Beyond Jonestown:
Sensitivity Training and the Cult of Mind Control
(«Al di là di Jonestown: l'allenamento alla sensitività e il culto del controllo mentale»).
Nella sua opera, Julia Darcondo descrive altri metodi che mirano
anch'essi al condizionamento e che ha subito lei stessa.
L'interrogatorio ripetitivo
«La prova si rivelò molto più faticosa di quanto pensassi, a
causa del principio ripetitivo del procedimento, nervosamente
estenuante, e dell'accanimento dell'operatore nel trovare a tutti i
costi il motivo della mia insubordinazione. Ciò durò per più di una
settimana e per parecchie ore al giorno. L'ultima sera, ritornai nel
mio alloggio come una sonnambula [...]. Gli interrogatori
ricominciarono. Ma, questa volta erano nettamente orientati. Era
stata scoperta l'azione malvagia che dissimulavo; non restava che
farmela confessare. Ciò durò tre ore, con una luce fortissima
puntata sul mio volto; tre ore nel corso dalle quali, ripetendo
instancabilmente le stesse domande, dandosi il cambio quando non ne
potevano più, provarono a farmi confessare che ero sotto processo
per aver tentato una truffa ai danni dell'assicurazione»
48. |
Sopra: il guru indiano
Osho Rajneesh (1931-1990),
un santone che riuscì ad intruppare al suo seguito migliaia
di giovani in tutto il mondo alla ricerca della felicità e
della pace interiore. Notate come nella foto in alto a
destra l'imposizione delle mani da parte di Osho produceva
uno stato di euforia simile a quello visto tra i
pentecostali. |
Esame di coscienza e introspezione
«Affondavo in questa continua introspezione che mi dava la
certezza di essere in sintonia col gruppo, ma che mi spogliava anche
di ogni autonomia di pensiero. Tuttavia, questo esame di coscienza
era stata condotto così minuziosamente che ormai non tentavo più di
sfuggire ad un'introversione costante che mi avrebbe fatto valutare
la più piccola delle mie azioni e il più piccolo dei miei pensieri
attraverso il prisma deformato dal gruppo, da cui avevo appena
ricevuto il perdono. In fondo all'anima mi restava una vaga
colpevolezza, impossibile da definire, fastidiosa e logorante che mi
spingeva allo scrupolo infinito, alla paura, e mi assoggettava
sempre più al sistema» 49. |
Sopra: Osho predicava ai
suoi seguaci la povertà e il distacco dai beni terreni, ma
intanto possedeva diverse Rolls Royce con cui
scorrazzava per tutta l'America in cerca di altri adepti che
credessero al suo stato di divinità. |
Una certa durezza
• «La Scientologia
non è una cosa da dilettanti o da pusillanimi. In essa non c'è posto
per la pietà o per la compassione. Nemmeno per la simpatia [...].
Queste cose sono per i deboli. Ora voi siete lì per fare
l'apprendistato del potere, per diventare una
"tigre"»! 50.
• «Viviamo in un
universo duro. La vernice sociale gli dà un'apparenza di dolcezza;
ma solo le tigri sopravvivono, ed esse stesse ne vedono di tutti i
colori [...]. Sopravvivremo perché siamo duri. Quando
facciamo realmente e correttamente l'istruzione di qualcuno, egli
diventa sempre più una tigre»
51. |
Sopra: il guru
indiano Maharishi Mahesh Yogi (1918-2008) insieme
ai
Beatles. La
foto dell'incontro fu scattata nell'agosto del 1967.
L'idilio tra il guru e i fab four terminò
bruscamente quando l'anno successivo, durante il loro
pellegrinaggio in India, l'attrice Mia Farrow disse di
essere stata molestata sessualmente da Maharishi. Buona
parte del successo ottenuto in Occidente da questi santoni
indiani in cerca di polli da spennare si deve in buona parte
all'entusiasmo con cui il quartetto britannico accolse
pubblicamente le filosofie e le religioni orientali. |
I risultati
La spersonalizzazione
Simili procedimenti conducono a ciò che Julia Darcondo definisce una
«robotizzazione dell'individuo trasformato in
macchina felice, consenziente e cooperante»
52.
«L'influenza esercitata dal sistema era inesorabile e
aveva progressivamente alienato le mie forze vitali
spogliandomi dalle capacità di autodeterminazione. Il
sentimento di colpevolezza, sempre presente, diventava
virulento al minimo moto di indipendenza, dandomi
l'impressione di essere sacrilega nei confronti del
fondatore, e, al tempo stesso, colpevole verso l'umanità di
aver messo in dubbio la sua unica via di salvezza.
Situazione dolorosa, alla quale non trovavo altra via
d'uscita che lasciare occultare il campo della mia
coscienza, affinché potessero liberamente funzionare le
strutture di pensiero imposte dal sistema. Sempre più,
queste ultime erano oggetto della riflessione personale e
del ragionamento, al punto che non mi rendevo più conto che
l'unica via autorizzata era quella del gruppo, e che la mia
aveva il diritto di manifestarsi nella misura in cui era
conforme in ogni punto a quest'ultima»
53. |
Da qui l'immagine di una prigione senza sbarre, spesso
utilizzata per caratterizzare la situazione degli adepti in seno ad
una sètta:
«La sètta non aveva bisogno né di sbarre né di serrature
perché tornassi ogni giorno tra le sue mura, spontaneamente.
Completamente spersonalizzata, trasformata in ape diligente,
operavo [...]. Alla mia volontà personale si era
sostituita quella del gruppo» 54. |
La rottura dei legami familiari
Scrive Julia Darcondo:
«La rottura dei legami familiari è una costante che si
ritrova in tutte le nuove sètte a differenza delle sètte
storiche, in cui l'amore e il rispetto del padre e della
madre è sempre stato raccomandato» 55. |
Ecco cosa succede tra gli scientologi:
«Con il pretesto di instaurare "una
nuova civiltà che porterà l'uomo fuori dalla barbarie", la
Scientologia si rivela essere un'impresa sistematica di
distruzione dei valori di base della nostra società,
e cioè della famiglia e dell'idea di nazione. Non
si contano più le coppie che si fanno, si disfano e si
rifanno, a seconda delle "prese di coscienza" indotte dalle
sedute di auditing 56.
Capita spesso che, sotto l'illuminazione di una seduta
particolarmente riuscita, un "preclair" scopra
improvvisamente che si è sbagliato sposando sua moglie!
Anche se magari ha già cinque figli ancora in tenera età - è
accaduto realmente - nulla l'impedirà per "salvaguardare la
propria integrità personale", di abbandonarla freddamente
[...].
Certamente, esistono due o tre famiglie stabili di scientologi - sempre le stesse - che la gerarchia produce
come prova che i legami familiari vengono rispettati, ma
passa sotto silenzio lo scandalo delle separazioni
frettolose, cosa del tutto normale se si considera che il
fondatore ha dato l'esempio con i suoi tre divorzi. Sotto
silenzio passano anche le "rotture di legami" in seguito
alla "scoperta" di un "soppressivo" nell'ambiente naturale
familiare!... Molte coppie non resistono alle pressioni
dell'etica» 57. |
Per Scientology, «soppressivo» è colui «che cerca,
con i suoi atti o con le sue parole, di sopprimere la Scientologia o
gli scientologi» 58. Le regole
della sètta impongono ai suoi membri di rompere i legami con i
«soppressivi»... che potrebbero benissimo essere il marito o la
moglie. Da qui l'osservazione di Julia Darcondo:
«Iniziai a comprendere perché c'erano tanti
sconvolgimenti nelle famiglie degli scientologi, tante
separazioni incomprensibili [...], e anche tanti
drammi» 59. |
Presso i Testimoni di Geova, se una persona decide di non
fare più parte dell'organizzazione viene definita
«disassociata». A partire da quel momento, per gli altri
adepti essa non esiste più, viene evitata o trattata come
un estraneo o peggio, anche se si tratta della madre, di un
figlio o di un parente stretto. Questo atteggiamento
disumano viene definito dalla Società Torre di Guardia come
un «provvedimento amorevole». |
E precisa inoltre:
«Generalmente, le strutture della Scientologia
indeboliscono i legami familiari. Capita spesso, infatti,
che una giovane madre, appena tornata della clinica
ostetrica, venga mandata in ritiro all'estero per 8-10 mesi,
talvolta, senza l'autorizzazione di portare con sé il
proprio bambino, che è obbligata quindi a lasciare nelle
mani del marito o della sètta» 60. |
VI
ALCUNI PRINCIPÎ DI ORGANIZZAZIONE
Anche in questo le sètte si assomigliano.
La centralizzazione
Abbiamo già detto che il guru esercita
sui suoi adepti un potere autocratico. Per fare questo, egli ha
bisogno di un sistema centralizzato (in materia di informazione, di
decisione, di nomine, di finanze, ecc...). Esempio di
centralizzazione: quella dei Testimoni di Geova, che il gesuita
canadese Padre Gérard Hébert, nel suo libro sulla sètta,
definisce «organizzazione teocratica» e che descrive così:
«Direttive, nomine, pubblicazioni,
tutto emana dall'ufficio centrale localizzato a Brooklyn.
Per trasmettere i suoi ordini e sorvegliarne l'applicazione,
la Società ha stabilito delle succursali in parecchi Paesi e
ha diviso questi in distretti e circuiti. Gli ufficiali
incaricati di questi tre livelli intermedi devono fare
regolarmente rapporto alla Società del lavoro svolto dai
gruppi locali» 61. |
Sopra:
l'enorme edificio costruito nel cuore di Brooklin è la sede
mondiale dei Testimoni di Geova. Da qui partono tutte le
direttive che i seguaci della sètta devono eseguire
fedelmente. |
La centralizzazione deriva spesso da una
struttura piramidale il cui modello è stato dato da due secoli dalle
sètte massoniche e le cui caratteristiche sono presentate così da
Jean Marie Abgrall:
«La struttura piramidale è
fondamentale per la sètta coercitiva. Garante del segreto, essa è
anche e soprattutto la condizione "sine qua non" della coercizione,
perché presuppone una gerarchizzazione dello scibile, del potere e
dei benefici. Tra il basso e l’alto, le reclute ed il guru, si
osserva:
■
Una funzione ascendente di risalita dei benefici;
■
Una funzione discendente di coercizione.
In generale, l'individuo
conosce solamente il suo superiore diretto e non riceve le notizie
che da lui. La progressione nella struttura avviene lentamente,
piano piano» 62.
|
Sopra:
i membri del Corpo Direttivo dei Testimoni di Geova si
credono infallibili. Essi detestano il Papa e sorridono
quando i cattolici lo definiscono «Sommo Pontefice», ma poi
attribuiscono la prerogativa dell'infallibilità al Corpo
Direttivo... |
L'informazione
Una società, qualunque sia, non può essere diretta senza un minimo
di informazioni sui suoi membri. Ma la funzione - necessaria - di
informazione da luogo agli abusi se è estesa più di quanto non
convenga o se le informazioni vengono raccolte per fini perversi.
Una tale deriva si constata frequentemente nelle sètte.
Sopra: l'organigramma teocratico
della Società Torre di Guardia.
Il caso della Scientologia
«Non sapevo che esistesse, nel cuore di ogni
organizzazione della Scientologia, un servizio incaricato di
riunire il massimo di informazioni su ogni adepto, su ogni
membro della sua famiglia, sulle sue relazioni, e che
Hubbard avesse scritto: "Ottenete dei dati, ottenete tutti i
nomi, date, indirizzi, numeri di telefono e altre
informazioni che potrebbero essere utili per una
investigazione più approfondita del caso, se ce ne fosse
bisogno" 63. Questo
servizio di informazioni (chiamate "Ufficio UN") è solamente
una filiale dell'organizzazione-madre, situata negli Stati
Uniti, dove sono centralizzati tutti i dati»
64. |
Il caso della Massoneria
È nota a tutti l'importanza che la Massoneria assegna
all'informazione e l'uso che ne sa fare; la celebre questione delle
fiches («schede») 65 ne è un
ottimo esempio.
L'eliminazione degli oppositori
Normalmente, le sètte trattano abbastanza duramente i loro
oppositori, e più ancora quando l'oppositore è un ex membro. Mezzi
correntemente utilizzati: diffamazione, minacce telefoniche e
processi a ripetizione.
Il caso della Scientologia
Ecco due esempi riportati da Julia Darcondo:
«Mark Sableman, reporter del "Cleartwater Sun", i
cui articoli erano stati giudicati indisponenti dalla sètta:
gli scientologi riuscirono a far pubblicare con la sua firma
alcuni articoli che affermavano che diciannove Giudici della
Corte della Florida erano affiliati alla mafia, intascavano
dei soldi nel racket del gioco, ed erano implicati in
questioni di corruzione, di ricatto e di transazioni
illegali [...]. Sableman tentò di provare la
macchinazione intentata a suo danno, e la sua carriera fu
definitivamente compromessa».
«Paulette Cooper, anch'essa giornalista, aveva
scritto un libro ben documentato intitolato "The Scandal of
Scientology", la sètta le intentò quattordici processi per
far ritirare la sua opera dal commercio. Rovinata, ammalata,
e minacciata regolarmente di morte, essa accettò, ma ciò non
fu ritenuto sufficiente. Gli agenti della Scientologia
penetrarono mediante effrazione nel suo appartamento e le
rubarono della carta da lettera personale su cui scrissero
delle minacce di collocare una bomba che inviarono a
Kissinger, e... alla chiesa della Scientologia. Essi
sporsero querela. Interrogati dalla FBI all'epoca
dell'inchiesta, gli scientologi orientarono i sospetti su di
lei. La Cooper venne arrestata e incolpata a causa delle
impronte digitali rinvenute sulle sue carte da lettera»
66.
Sopra: Paulette Cooper e il suo
libro The Scandal of
Scientology. |
Il caso della Massoneria
La Massoneria non ha mai esitato ad eliminare fisicamente i suoi
avversari. Tra i casi più conosciuti, citiamo quello di Luigi XVI,
nel 1793, e quello di Gustavo III, re di Svezia, nel 1792 (la
loro morte fu decisa durante un congresso massonico tenuto a
Francoforte nel 1786) 67, così come
quello del presidente cattolico della Repubblica dell'Ecuador, Garcia
Moreno, nel 1875.
L'eliminazione viene spesso mascherata come se
si trattasse di un suicidio, nel qual caso non si potrà provare in
modo certo che si tratti di omicidio, ma gli iniziati lo sapranno.
Così si presentano i «suicidi» del deputato Gabriel Syveton
(nel 1904) 68 e del Ministro Robert
Boulin (nel 1979) che avevano intralciato i piani della
Massoneria francese.
Il segreto
I guru delle sètte vivono frequentemente in un'atmosfera di
segretezza che contribuisce ad accrescere il loro prestigio. A pag.
57 del suo libro, Julia Darcondo parla «del segreto che ammanta i
livelli superiori» della Scientologia. La necessità del segreto
viene spinta all'estremo nelle sètte massoniche, come illustra - tra
i tanti - questo testo estratto dal verbale di una riunione del
Grand'Oriente di Francia:
«Il nostro Ordine non può conservare la sua forza e il
suo valore se non mantiene il suo carattere segreto. Il
giorno in cui avremo perso il nostro carattere specifico,
che deriva dalla nostra discrezione e dal segreto, la nostra
azione nel Paese sarà finita» 69. |
È mediante il segreto che viene mantenuta l'incomunicabilità
orizzontale che separa i Gradi gli uni dagli altri e che è
caratteristica della struttura massonica:
«La Massoneria è una
sovrapposizione di società segrete nella quale ogni Grado
conosce l'esistenza e i segreti del suo gruppo e dei gruppi
inferiori, ma ignora ciò che si trama e si decide nel gruppo
immediatamente superiore» 70. |
Sopra: la struttura piramidale della
Massoneria:
una sovrapposizione di società
segrete.
Il denaro
Molte sètte chiedono ai loro membri, e talvolta agli amici di
questi, degli importanti contributi finanziari. Peraltro, fanno
spesso lavorare questi stessi membri con scarsa remunerazione.
Possono così diventare dei fruttuosi affari di denaro.
Il caso della Scientologia
Appena è preso nell'ingranaggio della Scientologia, l'adepto è
obbligato ad iscriversi a corsi le cui tariffe sono molto elevate.
Da qui l'accusa classica di racket contro questa sètta.
Sopra: l'attuale leader della Chiesa della Scientologia David
Miscavige con una montagna di dollari. È più che probabile che
l'immagine sia frutto di un fotomontaggio, ma non è la prima volta
che questa organizzazione viene accusata di lucrare sui suoi adepti.
|
Sopra: il 6 maggio 1991, la rivista Time uscì con un
dossier - scritto dal giornalista Richard Behar - dal titolo
esplosivo: «La Scientologia: una sètta di avidità»
Sottotitolo: «Come
il crescente impero dianetico spreme milioni di credenti in tutto il
mondo».
|
Il caso del sètta di Moon
Nel suo libro L'empire Moon («L'impero Moon»),
Jean-François Boyer fornisce alcune cifre che danno
un'idea dei considerevoli mezzi finanziari di cui dispone la sètta.
Nel 1984, ad esempio, per i soli Stati Uniti, il reverendo Moon fu
capace di investire 100 milioni di dollari in attività
politiche e ideologiche, 50 milioni per il quotidiano
Washington Times, e altri 50 milioni per la branca
politica della sètta denominata «CAUSA» 71.
Sopra: Jean-François Boyer e
il suo libro L'empire Moon.
Il caso della Massoneria
Dagli inizi della 3ª Repubblica, la Massoneria francese è stata
immischiata in un certo numero di scandali finanziari di grande
portata. Basti ricordare:
-
L'affare del Canale di Panama (nel 1891);
-
L'affare Stavisky (nel 1934) che fu all'origine della
manifestazione del 6 febbraio dello stesso anno;
-
In Francia, dal 1981, gli «scandali» si sono moltiplicati, tanto
che il quotidiano Nouvel Observateur, del 21 aprile 1994,
nel suo dossier intitolato Le pouvoir des franc-maçons
(«Il potere dei massoni»), commentava:
«In quest'ultimo decennio, i massoni al potere non sempre
hanno fatto onore ai loro "Fratelli". La vicenda del "Carrefour
du développement" con Christian Nucci, a quel tempo Ministro
della Cooperazione e membro del Grand'Oriente; lo scandalo "Pechiney-Triangle"
con Max Théret, del Grand'Oriente; l'affare "Urba", con
Henri Emmanuelli, "Fratello" della Gran Loggia [...].
Tuttavia, sembrano molto portati per gli affari». |
Gli intermediari e i satelliti
Le sètte ramificano spesso la loro azione mediante certe
associazioni fondate e dirette da esse e con nomi bizzarri.
Gli intermediari della Scientologia
«Indubbiamente, dopo due anni di presenza, ignoravo
ancora tutto della Scientologia e del suo sfavillio. Non
sospettavo che fosse all'origine di una pleiade di piccola
associazioni che teleguidava segretamente e la cui attività
era impressionante. C'era il "GAME" ("Gruppo per il
Miglioramento dei Metodi di Insegnamento"); la "Commissione
dei Cittadini per i Diritti dell'Uomo", specializzata nella
difesa dei diritti dei malati mentali; la "NARCONON",
per la riabilitazione dei tossicodipendenti; la "CRIMINON",
per il reinserimento degli ex carcerati nella società; la
"Lega per una Giustizia Onesta", il cui nome parla da sé...
E il loro numero è in continua espansione. Gli asili nido,
le scuole di interesse, di musica, di ritmo, d’arte
drammatica, ecc..., sono venute solamente più tardi. Il
volontariato scientologo soddisfa l'esigenza del fondatore
di "creare associazioni con una facciata sociale,
incaricate di parlare e di agire al posto della Scientologia
nei settori in cui ciò le viene impedito"; da qui la
proliferazione di questi raggruppamenti a scopo
apparentemente filantropico - ma, visti da vicino,
completamente privi di fratellanza e persino della nozione
più elementare di aiuto reciproco - la loro messa in sonno
diplomatico, la loro rinascita con nomi diversi, e la
mobilità dei loro responsabili» 72. |
Gli intermediari della sètta di Moon
La sètta di Moon comporta:
-
Una branca religiosa: l'Associazione per l'Unificazione del
Cristianesimo Mondiale (AUCM);
-
Un ramo politico (CAUSA);
-
Un ramo finanziario, commerciale e industriale, una specie di
gigantesca multinazionale.
Questi tre rami sono giuridicamente indipendenti gli uni dagli
altri, ma sono tutti diretti dai membri della sètta, il che assicura
l'unità dell'insieme. Essi si suddividono in molteplici sotto-gruppi
come:
-
Per il ramo politico, il quotidiano Washington Times;
-
per il ramo commerciale, la società di import-export «Happy
WorldInternational» 73.
Sopra: il simbolo della
sètta del reverendo Moon.
Questo insieme da origine ad una miriade di pubblicazioni, di
associazioni politiche o culturali e di società, di cui nessuna
porta il nome della sètta.
Gli intermediari della Massoneria
La politica generale della Massoneria in questo campo è stata così
definita nel resoconto del Congresso massonico di Amiens del 1894:
«Fare concorrere alla nostra Opera, ovunque sarà
possibile, dei giornali diretti dai nostri Fratelli, ma
senza scoprire le Logge e non divulgando mai i nostri lavori
[...]. Creare delle società di libero pensiero e di
soccorso originate dalle Logge, sovvenzionare i gruppi
profani già esistenti [...], e far penetrare i
Fratelli massoni nelle società costituite, ma con la più
grande prudenza. Fare propaganda per la beneficenza
partecipando alle buone opere e agli incoraggiamenti.
Tutti questi mezzi sono i nostri»
74. |
Tra gli organismi intermediari della Massoneria, menzioniamo la
Ligue de l'Enseignement («Lega dell'Insegnamento»), il
Mouvement Français pour le Planning
Familial («Movimento Francese per la Pianificazione Familiare»),
il Rotary Club e il Lion's Club.
VII
GLI ORDINI RELIGIOSI CATTOLICI
POSSONO ESSERE PARAGONATI ALLE SÈTTE?
Nell'attuale atmosfera di ostilità contro tutto ciò che è cattolico,
si incontra una critica così formulata: «Voi cattolici condannate
le sètte; ma i vostri Ordini religiosi non sono forse uguali alle
sètte»? Questa critica potrebbe proseguire in questo modo:
-
L'illuminazione del guru non corrisponde forse
all'ispirazione del fondatore di un Ordine religioso?
-
La formula di salvezza che propone la sètta non è paragonabile
alle promesse di salvezza fatte ai fedeli?
-
L'isolamento fisico e intellettuale degli adepti delle sètte non
si ritrova in molte comunità religiose i cui i membri vedono
solo raramente i loro genitori e passano la loro vita in
clausura?
-
Non constate negli ordini religiosi un condizionamento mediante
il cibo (il digiuno) e per mezzo dell'impiego del tempo molto
rigoroso imposto dalla regola?
-
La direzione spirituale non è forse paragonabile ad una
manipolazione mentale?
La risposta è semplice: è normale che Satana, agendo da scimmia
di Dio, susciti delle copie di ciò che c'è di migliore nella
religione cattolica: gli Ordini religiosi, quando sono fedeli alla
loro vocazione. E, di fatto, molte sètte copiano - apparentemente -
e falsificano - in realtà - i tratti essenziali di questi Ordini. La
falsificazione salta agli occhi analizzando i punti precedenti:
•
L'ispirazione del fondatore di un Ordine religioso
viene da Dio; |
•
L'illuminazione del guru proviene dal suo
orgoglio o da Satana. |
Come essere sicuri che l'ispirazione dei fondatori di Ordini venga
da Dio? È qui che interviene la Gerarchia ecclesiastica, il Vescovo,
la Congregazione dei religiosi a Roma, il Papa che esamina le regole
di ogni nuova fondazione e che - se le stima buone - le approva
prima a titolo temporaneo, poi definitivamente.
In tal modo, i
rischi di illuminismo sono ridotti dal fatto che ogni ispirazione,
che si suppone venga dall'Alto, che susciti una nuova Congregazione
è sottoposta al controllo dell'Autorità ecclesiastica che ha la
grazia di stato per «discernere gli spiriti», ossia sapere se si
tratta di un'ispirazione di origine divina, puramente umana o
diabolica;
•
La formula di salvezza proposta ai fedeli conduce in
paradiso; |
•
Le formule di salvezza proposte
dalle sètte asserviscono al principe di questo mondo; |
•
L'isolamento del certosino o della carmelitana è concepito
per servire meglio Dio... e non per spersonalizzare; |
•
La regola (per quanto rigorosa) e il digiuno vengono
praticati in modo equilibrato; |
•
Essi facilitano il dono di sé a Dio del religioso e non
mirano a metterlo in una posizione di debolezza tra le mani
di manipolatori; |
•
La direzione spirituale potrebbe sfociare in una
manipolazione mentale se fosse esercitata - a suo profitto -
da un direttore posseduto dalla volontà di potere. Ma non si
tratta che di un abuso contro il quale il diretto può
difendersi cambiando direttore spirituale (la libera scelta
del direttore è di regola nella Chiesa) o ricorrendo
all'Autorità superiore. |
Generalmente, si ritrova negli Ordini religiosi cattolici lo
spirito di moderazione, caratteristica del cattolicesimo;
spirito di moderazione di cui la regola di San Benedetto
(480-547), praticata da quindici secoli, è un esempio illuminante.
In tutto, ciò che è meglio è la moderazione. Mentre le sètte si
distinguono spesso per l'eccesso: eccesso dell'orgoglio del guru
che non riconosce nessuna autorità sulla terra; eccesso nelle regole
di vita imposte che violano frequentemente le esigenze ragionevoli
della natura... Così, il paragone sètta-Ordine religioso cattolico
fa apparire le sètte come la falsificazione degli Ordini
religiosi.
VIII
COSA FARE PER PROTEGGERSI DALLE SÈTTE?
Contro il pericolo delle sètte, cosa si può fare?
Contro i gruppi illuminati, spesso di ispirazione
satanica, bisogna fare più spesso ricorso ai mezzi soprannaturali
oggi, purtroppo, quasi abbandonati (la santa Messa, il Rosario, le
preghiere a San Michele Arcangelo, i sacramentali, la medaglia di
San Benedetto, ecc...).
Bisogna poi comprendere a fondo il fenomeno sèttario e
ciò che facilita il suo sviluppo, in particolare l'illuminismo,
troppo spesso presente anche negli ambienti cattolici, e le forme
attuali di ecumenismo. L'illuminismo - ovvero la tendenza a vedere
Dio dove non è: nell'ispirazione di un uomo che si canonizza da sé e
scambia i suoi pensieri per pensieri divini - costituisce il
carattere fondamentale delle sètte.
Sopra:
spesso i pentecostali scambiano il
sentimentalismo religioso per fede e i loro pensieri per ispirazioni
divine.
|
Ci si deve tenere alla larga
da tutto ciò che assomiglia, più o meno, a questa
deviazione. L'attuale ecumenismo considera troppo spesso le
false religioni come altrettante strade che conducono a Dio, anziché
reputarle come degli ostacoli sulla strada che porta a Dio. In
questa ottica, quale sarebbe la ragione fondamentale di opporsi alle
sètte che si presentano come nuove religioni che hanno la loro
propria formula di salvezza 75?
Sul piano naturale, il punto in cui la pericolosità delle
sètte che può essere facilmente messo in evidenza è la manipolazione
mentale. Da qui l'interesse di conoscere queste tecniche
manipolatrici e di essere capace di spiegarne il funzionamento.
Si può sperare che una legislazione anti-sètte
venga a liberarci da questo pericolo? Finché i nostri governi
saranno dominati dalle sètte massoniche, dobbiamo piuttosto temere i
rischi di una tale legislazione. Del resto, l'autorità civile laica
possiede un temibile arsenale di ordine amministrativo e fiscale per
mettere in difficoltà le società che non gradisce. Essa sa
utilizzare molto bene questo arsenale contro i gruppi cattolici;
potrebbe utilizzarlo anche contro le sètte... Ma sembra che, in
questo caso, manchi totalmente la volontà politica.
Tuttavia, sul piano giudiziario, alcune azioni
contro le sètte sono possibili. A questo proposito, vedere
l'appendice VII «Riassunto conciso delle questioni giudiziarie
concernenti le sètte», dal libro di Julia Darcondo Voyage au
centre de la secte.
Sarebbe utile mettere meglio in evidenza e trarre vantaggio dai
punti deboli particolarmente visibili delle sètte:
•
Un aspetto ridicolo (i rituali massonici, la storia delle
origini dei mormoni, le fotografie del reverendo Moon,
ecc...); |
•
La mancanza di buonsenso; |
•
La distruzione dei legami familiari; |
•
La vita privata dei fondatori, segnata da perversioni di
ogni tipo; |
•
La fame di denaro e lo sfruttamento finanziario delle
persone credulone; |
•
La spersonalizzazione degli adepti. |
In definitiva, di fronte a tutto ciò che Julia Darcondo definisce
«la strana impunità dei ladri di anime», non si può restare
passivi. E l'azione non può che necessariamente cominciare da una
buona conoscenza del fenomeno delle sètte.
APPENDICE I
IL CARATTERE ILLUMINISTA
DEL PROTESTANTESIMO
È noto che il protestantesimo è fondato su tre grandi principî:
•
«Sola scriptura»: il ricorso alla sola Sacra
Scrittura come fonte unica della Rivelazione e autorità
esclusiva in materia di fede; |
•
«Sola fide»: la
giustificazione mediante la sola fede; |
•
La testimonianza interiore dello Spirito Santo, o
principio di illuminazione interiore. |
Ecco come viene presentato questo terzo principio da Laurent
Gagnebin, professore alla facoltà di teologia protestante di
Parigi, nel suo libro Le protestantisme. Ce qu'il
est. Ce qu'il n'est pas («Il
protestantesimo. Ciò che è. Ciò che non è»):
«L'uomo non può, mediante la sua ragione
o il suo spirito, conoscere la verità della Bibbia.
Deve, perciò, essere illuminato da Dio
stesso. Questa opera divina, è ciò che Calvino definisce
"la testimonianza interiore dello Spirito Santo" [...].
Se la regola della Scrittura [...] ci rimanda
all'autorità della Bibbia, la testimonianza interiore dello
Spirito Santo ci rinvia alla libertà di coscienza, in
cui bisogna riconoscere il terzo principio del
protestantesimo.
La certezza religiosa che ci viene dello
Spirito di Dio, che illumina il nostro spirito durante la
lettura della Bibbia, ha così un carattere al tempo stesso
esterno - lo Spirito di Dio - ed interiore - lo spirito
dell'uomo. Questo discernimento dell'opera di Dio in noi è
personale; nessuno può farlo al mio posto e,
soprattutto, nessuno può, mediante la costrizione e la
forza, o per mezzo di un'autorità esterna e ufficiale,
sostituirsi da una parte a questa illuminazione interiore
venuta di Dio, e dall'altra a questa convinzione interiore
che è veramente mia. Nessuno - come affermava Lutero - né un
papa, né un concilio» 76. |
Sopra: Laurent
Gagnebin e il suo libro
Le protestantisme. Ce qu'il
est. Ce qu'il n'est pas.
Cerchiamo di ben capire questo principio di illuminazione
interiore: credendosi illuminato direttamente da Dio, il
credente protestante non vuole saperne né di un dogma imposto
dall'esterno, né di un'autorità religiosa esercitata dagli uomini;
egli ricuserà l'uno e l'altra.
«Consegnare il credente ad un'autorità
umana che annulla simultaneamente l'autorità di Dio e la nostra
libertà di coscienza, non è solamente, di conseguenza, recare
un'offesa ai diritti dell'uomo, ma anche e soprattutto attentare a
quelli di Dio» 77.
|
La stessa caratteristica si ritrova più o meno nel modernismo, un
sistema di errori condannato da Papa San Pio X (1835-1914)
con l'Enciclica Pascendi Dominici Gregis, dell'8 settembre
1907, e che si può definire in questi termini:
«Il fondo del modernismo è questo: che l'anima religiosa non
tragga da nessuna altra sorgente che da se stessa l'oggetto e il
motivo della propria fede» 78.
|
APPENDICE II
IN COSA LA MASSONERIA È UNA SÈTTA?
Si parla spesso di sètte massoniche. Si dà il caso che il rapporto
del massone Jacques Guyard, compilato nel 1995 dalla
Commissione di Inchiesta Parlamentare sulle Sètte, presieduta dal
deputato Alain Gest, non faccia nessuna allusione alla
Massoneria. All'epoca di una riunione pubblica a Rennes, in risposta
alla domanda: «La Massoneria è una sètta»?, Alain Gest
rispose: «Essa non risponde alla definizione di sètta e non
rientra nei suoi criteri». I diversi gruppi massonici
costituiscono, in effetti, delle sètte. Per rendersene conto, basta
esaminarli in funzione dei tre criteri di cui ci siamo serviti per
definire una sètta: l'illuminismo, una formula di salvezza, una
struttura in gruppo chiuso.
Primo criterio: l'illuminismo
Appena si sale nella scala dei Gradi massonici, si vede apparire l'occultismo
- dottrina segreta spesso chiamata Gnosi (dal greco
gnôsis, ossia «conoscenza») - che costituisce l'anima
della Massoneria. L'occultismo, religione di Lucifero, mette i suoi
adepti in contatto con «esseri delle tenebre», essi stessi
direttamente ispirati dall'angelo decaduto al servizio del quale si
sono messi.
Questa ispirazione diretta, questo legame che pensano di
avere - e che spesso hanno, infatti - con un potere superiore che
non è Dio, costituisce una forma di illuminismo. Citiamo a questo
proposito la testimonianza di Jean Marquès-Rivière
(1903-2000), un ex massone che ruppe con le Logge nel 1931. Nel suo
libro La trahison spirituelle de la franc-maçonnerie
(«Il tradimento spirituale della Massoneria»), dopo aver descritto
la pseudo-religione razionalistica dei massoni, che qualifica come «protestantesimo
laico», affronta il secondo componente dell'ideologia massonica:
l'occultismo:
«Da ciò che abbiamo appena visto, si è potuto giungere ad
appurare l'esistenza, nella Massoneria, di due temperamenti, di due
correnti che sembrano contraddittorie e che sono solamente
complementari: i razionalisti e gli illuminati. Ciò che li
unisce, ciò che li collega, è il rituale [...]. I
razionalisti politici della Massoneria hanno degli ispiratori: sono
gli occultisti delle Logge, i dilettanti e i professionisti
dell'Alta Scienza. Certi avversari della Massoneria hanno detto che
tutti i massoni sono dei maghi; si tratta senz'altro di
un'esagerazione, ma ciò che è esatto, è la presenza tra i massoni di
mistici dediti alle scienze occulte»
79. |
Sopra: Jean Marquès-Rivière e il suo libro
La trahison spirituelle de la franc-maçonnerie.
Dopo avere rievocato «gli esseri di tenebre che si travestono in
angeli di luce» che finiscono per incontrare gli adepti
dell'occultismo, Marquès-Rivière non esita ad affermare:
«Certi sorrideranno di fronte a tali affermazioni. Essi ignorano
il potere demoniaco di ciò che chiamo "i mondi magici che
cingono la terra come una rete invisibile” e di cui parlerò più
avanti. Degli esseri delle tenebre popolano questo piano di
perdizione, ostili all'uomo. È da questi mondi che provengono gli
istruttori, le guide astrali, e che si manifestano durante le
cerimonie di Alta Magia e la cui realtà è incontestabile; sono
questi "demoni" che ispirano le Logge segrete e i gruppi esoterici,
ed è un profondo mistero di iniquità.
«Ciò non fa meraviglia, perché anche Satana
si maschera da angelo di luce» (2 Cor
11, 14).
Io l'ho avvicinato, ne ho
sentito il fetore e, dovessi sembrare pazzo o illuminato, ne
denuncio ora la realtà e l'esistenza. Le storie di apparizioni alla Taxil sono ridicole; tutti lo sanno. Satana non si presenta mai come
tale; ed è una puerilità crederlo. Egli si traveste sempre da Angelo
di Luce, da Consolatore, da Spirito di Verità. Questo Padre della
Menzogna diventa un Apostolo della Pace, un Ispiratore mistico, un
Principe della Scienza. Ma guai a coloro che, scendendo i gradi
dalla gerarchia satanica, entrano poco a poco in contatto con lui»
80. |
Da qui la conclusione:
«Esiste una contro-chiesa, con le sue
scritture, i suoi dogmi e i suoi sacerdoti, e la Massoneria ne è uno
degli aspetti visibili» 81. |
Questa contro-chiesa, guidata da «esseri di tenebre» di cui abbiamo
appena sentito parlare, non ha forse un carattere illuminista?
Secondo criterio: la formula di salvezza proposta al mondo
La Massoneria afferma di avere come missione quella di rigenerare
il mondo e anche di rifarlo su basi nuove: è ciò che essa chiama
la Grande Opera. Peraltro, essa propone ai suoi adepti la
concezione di un uomo nuovo massonico che si rigenera
mediante le proprie forze. Ecco alcune testimonianze di massoni a
questo riguardo:
•
«La Massoneria è chiamata a ricostruire il mondo. Il
compito non è al di sopra delle nostre forze»
82.
•
«L'uomo sulla terra è incaricato di una missione: deve esercitare
un ministero. Questo ministero è di realizzare, conformemente alla
sua vera natura, la rigenerazione di sé, ma anche quella
degli altri uomini e dell'Universo intero» 83.
•
«Sin dal 1789, noi massoni siamo i detentori della fiaccola che
deve illuminare il mondo per la Rivoluzione Universale. È la
missione consacrata alla quale noi, massoni francesi, siamo
predestinati. Siamo gli uomini eletti per compiere la Grande
Opera. È lo scopo verso cui devono convergere tutti i nostri
sforzi, tutto il nostro pensiero, tutte le nostre energie»
84. |
Terzo criterio: una struttura in
gruppo chiuso
L'importanza attribuita al segreto, l'organizzazione basata su di
una suddivisione orizzontale, isolando ogni Grado dagli altri Gradi
che gli sono inferiori 85: tali
caratteristiche mostrano come la Massoneria risponda perfettamente a
questo terzo criterio delle sètte. I massoni hanno dato di loro
stessi la seguente immagine:
«I massoni, retti dalle loro leggi, popolo invisibile in
mezzo al mondo profano [...], popolo che si muove come le
ombre in mezzo al movimento universale» 86. |
Dunque, la Massoneria risponde ai tre criteri che permettono di
definire le sètte. Essa viene designata come sètta nel principale
documento ecclesiastico che la concerne: l'Enciclica Humanum
genus, di Papa Leone XIII (del 20 aprile 1884), il cui
titolo è Epistola Encyclica de Secta Masonum («Lettera
Enciclica sulla sètta dei massoni»). Perché allora essa viene
raramente qualificata come tale?
Perché è assente dagli inventari
ufficiali delle sètte e dal celebre Rapporto Guyard? Perché
la maggior parte dei libri e degli articoli sulle sètte non la
menzionano mai? Questa assenza ci dà un'idea dell'influenza della
sètta massonica sullo Stato e sui media. Con la Massoneria
non abbiamo a che fare con una sètta qualsiasi, ma con la
più importante di quelle che proliferano in tutto il mondo.
APPENDICE III
IL NEW AGE E LE SÈTTE
Il New Age non è una sètta...
La Nuova Era si presenta come una «rete di reti»; essa è costituita
da una serie di movimenti, di gruppi e di attività diverse che
partecipano ad uno stesso stato d'animo, utilizzando alcuni metodi
di formazione simili, e adottano la stessa visione del mondo; essa
associa, nella sua sfera di influenza:
•
L'occultismo più tradizionale; |
•
La pratica di diverse
psicotecniche; |
•
Il naturismo (inteso come un duplice scopo: quello di
comprendere meglio e rispettare la natura; quello di
divinizzarla). |
Di queste tre caratteristiche, l'occultismo è certamente la più
importante. Si può dunque presentare il New Age come un
occultismo banalizzato con parvenze scientifiche, psicologiche ed
ecologiche.
...ma
un movimento nel quale le sètte proliferano
Un certo numero di sètte possiede alcune caratteristiche simili a
quelle che abbiamo appena evocato in materia di occultismo, di
psicotecniche e di naturismo; esse fanno incontestabilmente parte
del New Age. Alcune di esse - come la Nuova Acropoli,
Ècovie, lo Zen macrobiotico - sono di recente creazione
(dopo il 1970). Altre sètte esistevano ben prima che il New Age
si manifestasse come una specie di movimento universale. Tra esse,
menzioniamo l'A.M.O.R.C.,che fu fondato nell'Ottocento negli Stati
Uniti, e che noi abbiamo già classificato tra le sètte di
ispirazione occultista.
I gruppi della Nuova Era acquisiscono con una certa facilità le
caratteristiche sèttarie
Non ci si deve stupire di trovare delle caratteristiche sèttarie in
numerosi gruppi del New Age quando si sa:
-
Che l'ideologia del movimento è in buona parte derivante dalla
Società Teosofica, una sètta fondata nel 1875 da
Helena P.
Blavatsky (1831-1891), anch'essa appartenente ad
un alto Grado della Co-Massoneria (la Massoneria femminile);
-
Che certi gruppi della Nuova Era sono stati fondati da uomini
provenienti da sètte molto note. Tale è il caso del gruppo
Avatar, il cui fondatore Harry Palmer è stato, per
quindici anni, membro della Scientologia 87.
Sopra: Harry Palmer e il logo di
Avatar.
Peraltro, le stesse attività di certi gruppi New Age, le
relazioni che si sviluppano tra maestri e adepti, il clima degli
stage che hanno luogo rendono facile uno scivolamento verso la
sètta. La cosa è ben spiegata nel libro di Michel Lacroix
intitolato La spiritualité totalitaire: le New Age et
les sectes («La spiritualità totalitaria: il New Age e le
sètte»; Ed. Plon), di cui ecco alcuni estratti. Parlando dei maestri
New Age, scrive l'Autore:
«Si dubita del prestigio e del carisma che dicono di possedere
gli animatori che assumono le funzioni di terapeuta, di maestro
spirituale, di saggio, di medium, e che si vantano di condurci ad un
livello di umanità superiore, di rivelarci il senso profondo
della vita, di guidarci alle porte del mondo soprannaturale
[...]. Chi può resistere alla tentazione della dipendenza in
presenza di qualcuno che vi dichiara con disinvoltura: "Durante
questo seminario, riceverete più luce di quanta ne avete mai
ricevuta. Questa luce guarisce, risolve i vostri
problemi, vi protegge, e cambierà la vostra vita"»
88. |
Sopra: Michel Lacroix
e il suo libro
La spiritualité totalitaire: le New Age et
les sectes.
Il clima degli stage della Nuova Era favorisce una tale dipendenza:
«È innegabile che l'intensità delle attese dei partecipanti, il
loro smarrimento, la situazione di immersione nel gruppo, le
tecniche spesso discutibili della Nuova Era, l'attaccamento ad un
maestro i cui poteri psichici e spirituali sono volutamente
esagerati, e infine l'ambiente messianico, sono altrettanti
fattori che favoriscono il cedimento dello spirito critico.
Lo spettro del condizionamento aleggia su questi stage. Si sente
che, assai rapidamente, la manipolazione e il reclutamento
potrebbero mostrare il loro orrendo volto» 89. |
Faremo nostra la conclusione del già citato libro di Michel Lacroix:
«Eccoci giunti al termine del nostro viaggio nel "New Age".
Attratti da volantini lusinghieri, eravamo partiti per un paese da
sogno, ma i nostri appunti di viaggio si sono riempiti di immagini
opprimenti: l'individualismo vuoto, la finta fratellanza, il
misticismo truccato, l'orientalismo da cianfrusaglia, gli equivoci
sull'allargamento della coscienza, la tentazione della droga, lo
spettro delle sètte, la filosofia carceraria dell'olismo, la
negazione dell'arte [...]. I nostri occhi hanno visto ciò che
non era scritto sui depliant» 90. |
Lo «spettro delle sètte» evocato da Michel Lacroix è molto
presente nel New Age, la cui ideologia è originata dalle
sètte (Massoneria, Teosofia, ecc...) e il cui il clima generale
favorisce la nascita di nuove sètte.
APPENDICE IV
LA TESTIMONIANZA DI UN
EX TESTIMONEDI GEOVA
Sono nato nel 1974, in una famiglia di Testimoni di Geova. Fu il mio
innato amore per Dio che mi fece amare anche quell'organizzazione;
così a tredici anni decisi di battezzarmi. Ma la maturazione, la
scuola e gli amici mi fecero comprendere che qualcosa non quadrava;
a diciotto anni mi dissociai. Da allora iniziò l'inferno,
l'ostracismo, l'emarginazione: non vengo invitato ai matrimoni dei
miei stretti e strettissimi familiari, vedo la mia famiglia uscire
la sera per andare a cene e incontri dove puntualmente non vengo più
invitato.
Ma quello che mi fa più male è vedere mio padre, mia madre
e mio fratello accettare tutto questo, apparecchiare la tavola in
sala per gli ospiti e in cucina per me. Fa molto male questa
assurdità. Non riesco a digerire che mio padre, mia madre e mio
fratello accettino che venga in casa gente che non vuole pranzare
con me, non mi saluta e non mi guarda nemmeno in faccia. Sono
precipitato in un inferno.
Sono otto anni che sto subendo questo.
Ora non vedo l'ora che sia pronto il mio appartamento per andarmene.
Vi scrivo questa lettera non per piangermi addosso, ma per far
comprendere quanto possa far male la stupidità delle persone
strumentalizzata da capi carismatici. La mia colpa? Quella di essere
stato un Testimone di Geova e di aver cambiato idea. Sapete qual è
un'opinione comune diffusa su questa gente? «I Testimoni di
Geova? Non fanno male a nessuno». A me hanno fatto parecchio
male:
-
Da quando sono nato non ho potuto avere una normale, regolare e
serena vita sociale. Ho portato su di me il peso di possedere
l'unica verità, mentre i miei coetanei, poverini, vivevano
nell'ignoranza e sarebbero stati tutti distrutti nell'incombente
Armaghedon;
-
Non ho potuto partecipare a feste di compleanno, di carnevale,
di Natale;
-
Non ho potuto giocare a pallone con i miei coetanei negli
oratori o a livello agonistico. Dio solo sa quanto desideravo
tutte queste cose;
-
Mi hanno esasperato perché dai dodici anni fino ai diciassette
circa nutrivo un sentimento d'«amore» verso una mia coetanea,
anche lei Testimone di Geova.
Mentre le loro pubblicazioni proibiscono finanche le cotte tra
adolescenti. Andate a controllare sul loro libro I giovani
chiedono... a pag. 241:
«Se sei ancora adolescente, perché non aspetti ancora un po'
prima di cominciare a frequentare qualcuno dell'altro sesso? Non ti
farà male aspettare. Anzi, ti concederà il tempo necessario per
essere veramente preparato quando e se compirai il passo serio - e
definitivo - del matrimonio». |
Ma a tredici anni chi ci pensava al matrimonio? E ora
l'emarginazione, come vi ho scritto prima. Quello che mi fa rabbia è
che lo Stato Italiano li abbia anche legalmente riconosciuti! Può lo
Stato italiano riconoscere un'organizzazione a tratti mafiosa, sì
mafiosa in quanto non consente ad un suo adepto di cambiare idea e
andarsene, ma gli mette contro parenti e amici, minacciati anche
loro dal medesimo trattamento! L'adepto che se ne va viene trattato
come se non esistesse più, anzi si cerca di evitarlo il più
possibile arrivando a boicottare un pranzo di matrimonio nel caso in
cui sia presente anche il dissociato.
Figuriamoci poi se il
«rinnegato» ha un'impresa, un negozio, una qualsiasi attività: viene
tutto boicottato. Lo Stato italiano non può riconoscere
un'organizzazione con una simile attività. Uno Stato liberale non
può riconoscere un'organizzazione altamente illiberale! Ci sarebbe
ancora molto da dire, ma forse la mia lettera è già pesante a
sufficienza per lunghezza e contenuti. Auspico che si déstino sempre
più persone come voi per combattere civilmente la stupidità e la
strumentalizzazione del prossimo 91.
Note
1
Traduzione dall'originale francese
Connaissance élémentaire du phénomène des sectes (Action
Familiale et Scolaire, Parigi 2003, 2ª Edizione), a cura di
Paolo Baroni.
Sito web:
https://a-f-s.org/
2
Un segno tangibile di questa profonda avversione per il regno
sociale di Gesù Cristo è rappresentato dalla rimozione dei
crocifissi dalle scuole e dagli ospedali e dai luoghi pubblici.
3
L'Ordine del Tempio del Sole (OTS), inizialmente detto Ordine
Internazionale Cavalleresco di tradizione solare, è un gruppo
esoterico neo-templare fondato a Ginevra da Luc Jouret e Jo Di
Mambro a seguito della Fondazione Golden Way da parte di
quest'ultimo. Questo falso ordine cavalleresco è conosciuto
principalmente per i suicidi di massa in Svizzera, Francia e Canada
che hanno provocato 74 vittime nel 1994, 1995 e 1997 e per le
controversie che sono scaturite da questi fatti. Proprio questa
vicenda ha provocato un rafforzamento della lotta contro le sètte in
Francia.
4
Il
People's Temple era una comunità religiosa
guidata da Jim Jones (1931-1978) che giunse all'attenzione
internazionale dopo che circa 900 dei suoi membri morirono nel loro
complesso, Jonestown, in Guyana, in un massiccio atto di
omicidio-suicidio il 18 novembre 1978.
5 Per la redazione di
questo scritto, abbiamo seguito il piano dell'ottimo articolo di
Hélène Brun «Les sectes en France, aujourd'hui: un poison social»
(«Le sètte in Francia, oggi: un veleno sociale»), apparso sul n°314
della rivista Permanences.
6 Padre Trouslard parla
di tre pilastri su cui poggiano le sétte: un maestro divino, una
formula di salvezza e una famiglia di salvati.
7 I capi possono essere
dei «Superiori Incogniti» e gli adepti possono persino ignorare la
loro esistenza; ma anche in questo caso l'illuminismo esiste. Tale è
il caso delle sètte massoniche.
8 «Mio Dio, credo
fermamente tutto quello che Voi avete rivelato e la Santa Chiesa ci
propone a credere...».
9 Non è qui questione
di mettere in dubbio o di sottovalutare le ispirazioni divine di cui
possiamo essere beneficiari. È grazie al dono del Consiglio che la
voce divina arriva fino a noi. Ma le ispirazioni che proviamo devono
essere oggetto di un criterio di giudizio descritto ottimamente
nelle regole per il discernimento degli spiriti degli Esercizi
di Sant'Ignazio di Loyola. L'illuminismo è l'atteggiamento di colui
che considera come di origine divina tutte le sue ispirazioni,
mentre queste possono essere anche di origine umana o diabolica.
10 Cfr. C.
Maurras, La
démocratie religieuse («La democrazia religiosa»), 1921, pagg.
22-23.
11 Cfr. H.
Brun, «Les sectes
en France, aujourd'hui: un poison social», cit. in
Permanences, nº 314, pag. 10.
12 Da notare che le
biblioteche delle sètte non offrono, secondo la testimonianza di ex
adepti, che i libri del guru. Le formule consegnate alla
meditazione sono di una povertà insondabile: è il mantra
della Meditazione Trascendentale, i «principî divini» di Moon, la
«vita secondo la coscienza di Krishna» degli Hare Krishna,
l'«addestramento» nella Scientologia (nota di Hélène Brun).
13 Cfr. H.
Brun, art. cit.,
pag. 10.
14 Ibid., pagg.
11-12.
15 Vedi a questo
proposito il libro di Roland Perry intitolato Elections sur
ordinateur («Elezioni su computer»), Ed. R. Laffont, 1984.
16 Cfr. P. H.
Caffarel, Faut-il
parler d’un pentecôtisme catholique? («Bisogna parlare di un
pentecostalismo cattolico»?). Sullo sviluppo attuale del
pentecostalismo, vedi il libro di Harvey Cox Fire From Heaven:
The Rise Of Pentecostal Spirituality And The Reshaping Of Religion
In The 21st Century («Fuoco
dal cielo: l'ascesa della spiritualità pentecostale e il
rimodellamento della religione nel XXI secolo»), Ed. Desclés de Brouwer, 1995.
17 Cfr. H.
Cox, op. cit.,
pag. 158.
18
Ibid.
19
Principalmente le religioni che si rifanno al buddismo e
all'induismo.
20
Cfr. H.
Brun, art. cit.,
pagg. 12-13.
21 Ibid., pag.
12.
22 Editrice Pontificia
Universita Gregoriana, Gregorian University Press, Piazza della
Pilotta nº 35, 00187 Roma.
23 Il succitato libro
di Benoît Domergue contiene sessanta pagine di grande interesse sul
satanismo culturale.
24 Cfr. P. B.
Domergue, op. cit.,
pag. 110.
25 Ibid., pag.
153.
26 Sètta di cui fece
parte il figlio dello scrittore Roger Ikor (1912-1986), che finì per
suicidarsi.
27 In Italia,
propaggini della TFP sono il Centro Culturale Lepanto,
Alleanza Cattolica e l'Associazione
Sacrum Imperium.
28
Altri fattori da prendere in considerazione: il degrado della Messa
causata dalla riforma liturgica in senso protestante, la riduzione
massiccia del numero delle Messe quotidiane dovute alla
generalizzazione della concelebrazione, la soppressione delle
preghiere a San Michele Arcangelo contro il demonio e gli angeli
ribelli dopo la Messa che aveva ordinato Papa Leone XIII
(1810-1903), la soppressione degli esorcismi durante il battesimo,
ecc...
29
Cfr. H.
Brun, art. cit.,
pag. 15.
30 Cfr. J.
Darcondo, Voyage au
centre de la Secte («Viaggio al centro della sètta»), 1988, pag.
56.
31 Cfr. J.-M.
Abgrall, La
mécanique des sectes («La meccanica delle sètte», Ed. Payot,
1996; sul reclutamento degli adepti, vedi in particolare il cap. V.
32 Cfr. H.
Brun, art. cit.,
pag. 16.
33 Ibid.
34 Cfr. J.-M.
Abgrall, op. cit.,
pag. 107.
35 Cfr. H.
Brun, art. cit.,
pag. 16.
36 Cfr. J.-M.
Abgrall, op. cit.,
pag. 115.
37 Ibid., pag.
116.
38 Édition du Trident,
1987. Sottotitolo: «L'étrange impunité des voleurs d’âme»
(«La strana impunità dei ladri di anime»).
39 Cfr. H.
Brun, art. cit.,
pag. 16.
40 Cfr. J.
Darcondo, op. cit.,
pagg. 59-60.
41 Ibid., pag.
127.
42 Ibid.,
pagg. 238, 241.
43
Ibid., pag. 11
44
Ecco la definizione della manipolazione secondo gli Usuels du
Robert: «Ogni azione insidiosa esercitata sugli spiriti o
sull'opinione pubblica tendente ad ingannare, a demoralizzare, a
sconcertare, o anche a scatenare certi comportamenti desiderati»
(cfr. J. Darcondo,
op. cit., pag. 304).
45
Cfr. L. R. Hubbard,
Bulletins techniques («Bollettini tecnici») vol. II, pag. 474;
cit. in J. Darcondo,
op. cit., pag. 30.
46
Cfr. J.
Darcondo, op. cit.,
pagg. 30, 68.
47 Cfr. E.
Dieckmann,
Sensitivity Training and the Cult of Mind Control, The Noontide
Press, Torrance 1981.
48 Cfr. J.
Darcondo, op. cit.,
pagg. 83, 86.
49 Ibid., pagg.
109, 110.
50 Ibid., pag.
49.
51 Cfr. L. R.
Hubbard, Comment
faire pour que la Scientologie continue à fonctionner («Come
fare affinché la Scientologia continui a funzionare»); cit. in J.
Darcondo, op. cit.,
pag. 202.
52 Cfr. J.
Darcondo, op. cit.,
pag. 183.
53 Ibid., pagg.
209-210.
54 Ibid., pag.
158.
55 Ibid., pag.
302.
56 L'auditing
consiste in alcuni procedimenti di Scientology su un futuro
adepto che si designa con il vocabolo «preclair».
57 Cfr. J.
Darcondo, op. cit.,
pag. 161.
58 Ibid., pag.
130.
59 Ibid., pag.
131.
60 Ibid., pag.
162.
61 Cfr. P. G.
Hébert s.j., Le
Témoins de Jéhovah («I Testimoni di Geova), Ed. Bellarmin,
Montreal 1960, pag. 75.
62
Cfr. J.-M.
Abgrall, op. cit.,
pag. 84. All'inizio del suo libro (pag. 17), l'Autore si è preso
cura di precisare che le «società segrete iniziatiche» non si devono
considerare come sètte, scagionando così la Massoneria.
63 Cfr. L. R.
Hubbard, Bulletins
techniques, vol. XII, pag. 247.
64 Cfr. J.
Darcondo, op. cit.,
pag. 50.
65 Sistema instaurato
dal Generale André, Ministro della Guerra durante la 3ª Repubblica
(1901-1904), che consisteva nel far dipendere l'avanzamento degli
ufficiali dalle loro opinioni religiose e politiche. Le loro
opinioni erano registrate su delle schede, compilate col concorso
delle Società Segrete, e in particolare delle Logge massoniche, e
direttamente trasmesse al Ministro (cfr. Dizionario Le Robert,
voce «Affaire des Fiches»).
66 Cfr. J.
Darcondo, op. cit.,
pag. 156.
67 Cfr. N.
Deschamps, Les
sociétés secrètes et la société («Le società segrete e la
società»), vol. II, pag. 180.
68 Gabriel Syveton,
davanti a tutta la Camera dei Deputati, diede uno schiaffo storico
al Generale André, Ministro della Guerra e responsabile dell'«affare
delle schede»; questo fatto contribuì alle sue dimissioni e fu
trovato «suicida» poco tempo dopo.
69 Trattasi di un
resoconto di una riunione del Grand'Oriente tenutasi nel 1929; cit.
in H.-R. Petit, Le
drame maçonnique («Il dramma massonico»), pag. 149.
70 Cfr. L.
De Poncins, La
franc-maçonnerie contre la France («La Massoneria contro la
Francia»), pag. 24.
71 Cfr. J.
Darcondo, op. cit.,
pag. 362.
72 Ibid., pagg.
74-75.
73
Cfr. J.-F. Boyer,
L'empire Moon.
74
Cfr. J. Copin-Albancelli,
La conjuration juive contre le monde chrétien («La congiura
ebraica contro il mondo cristiano»), pag. 198.
75
Altro punto da segnalare: le sètte attirano spesso per i fenomeni
straordinari che si producono in esse. Occorre dunque essere
informato sui pericoli che possono presentare i fenomeni
straordinari e sull'atteggiamento da tenere a loro riguardo.
76
Cfr. L. Ganebin,
op. cit., pagg. 37, 40-41.
77
Ibid., pag. 41.
78
Cfr. R. Amerio,
Iota Unum, pag. 42.
79
Cfr. J. Marquès-Rivière,
op. cit., pagg. 228-229.
80
Ibid., pag. 238.
81
Ibid., pag. 242.
82
Così l'alto iniziato e massone svizzero Oswald Wirth (1860-1943);
cit. in M. Laguionie,
La franc-maçonnerie en question, pag. 29.
83
Dichiarazione del massone Louis-Claude de Saint Martin (1743-1803);
cit. in M. Laguionie,
op. cit., pag., pag. 154.
84
Passo estratto da un discorso di un Venerabile di Loggia in
occasione della visita di un dignitario massonico; cit. in H.
Petit, op. cit.,
pag. 131.
85
Cfr. L. De Poncins,
op. cit., pag. 25.
86
Cfr. L'abeille maçonnique («L'ape massonica»); cit. in J.
Ploncard D'Assac,
Lettres politiques, nº 231.
87
Cfr. T. Lardeur,
Les sectes dans l'entreprise («Le sètte all'opera»), Ed. D'Organization,
1999, pag. 26. Su questo libro è presente un'ottima presentazione
del gruppo Avatar.
88
Cfr. M. Lacroix,
op. cit., pagg. 39-40.
89
Ibid., pag. 40.
90
Ibid., pag. 197.
91
Testimonanza pubblicata sulla pagina web
http://digilander.libero.it/alorenzi/andrea.htm