Quando nel 1999 La Nona Porta uscì nelle sale
cinematografiche, i critici trovarono il film inutile. Il problema è
che non essi non riuscirono a cogliere il significato più profondo
del film. Attraverso il simbolismo, La Nona Porta racconta
una storia di iniziazione occulta che illustra l'ossessione
dell'élite per il satanismo. Ecco uno sguardo a questo
film passato quasi in sordina.
La
storia di un'illuminazione spirituale
Quando La Nona Porta uscì per
la prima volta nel 1999, non fu un grande successo commerciale. I
critici dissero che il film «vagava senza mèta» e aveva un
«finale poco brillante» che nemmeno il potere di una grande star
come Johnny Depp poteva salvare. A prima vista, i critici
avevano ragione: La Nona Porta sembra mostrare un Johnny
Depp che vaga per vari Paesi accendendosi una sigaretta in ogni
occasione che gli capita. E dopo circa due ore, il film termina in
modo piuttosto deludente.
Ma ad una seconda occhiata, possiamo
affermare che questi critici non hanno capito nulla di questa
pellicola. La Nona Porta non è un'avventura in stile I
Pirati dei Caraibi, ma la storia di un'iniziazione altamente
simbolica in cui il «vagare» del protagonista è in realtà un
rituale allegorico, e il «finale deludente» non è altro
che un'illuminazione spirituale guidata dalla Prostituta di
Babilonia in carne ed ossa.
Tuttavia, nulla di tutto ciò è spiegato
nel film; esso è stato pensato per essere decodificato. In
effetti, il significato principale del film può essere compreso solo
una volta che i simboli e i riferimenti occulti disseminati nel film
vengono messi insieme, come Corso (il personaggio interpretato da
Johnny Depp) mette insieme le pagine di un libro satanico. Forse
questo spiega perché, dopo essere stato stroncato dalla critica, il
film oggi è considerato un classico di culto. Ecco uno sguardo al
significato incompreso de La Nona Porta.
Un
film di Roman Polanski
Sopra: Roman Polanski
e Johnny Depp
sono amici di lunga
data.
Nel 1968, Roman Polanski girò
Rosemary's
Baby,
un film horror psicologico che parla di una donna appena
sposata che viene adescata da una sètta satanica per dare alla luce
l'Anticristo. In un certo senso, questo film fondamentale annunciava
l'avvento di una
Nuova Era. Fu la
fine dell'America innocente e idealista e la «nascita» di un'epoca
influenzata da potenti movimenti segreti. Stranamente, il film era
legato ad eventi del mondo reale che avrebbero fatto avverare la sua
«profezia».
Meno di un anno dopo l'uscita di Rosemary's Baby,
la moglie incinta di Roman Polanski, l'attrice Sharon Tate
(1943-1969), fu assassinata ritualmente dai seguaci di Charles
Manson (1934-2017). La serie di raccapriccianti omicidi compiuti
dalla sètta di Manson (che puzzava di coinvolgimento nell'MKUltra)
ha scioccato l'America nel profondo e l'ha strappata dal suo sogno
hippie: il mondo si è reso conto che c'erano forze oscure in
agguato dietro le quinte.
Sopra: Roman Polanski
e la moglie Sharon Tate.
A lato, la locandina
di Rosemary's Baby.
Esattamente trent'anni dopo questi eventi
- e all'alba di un nuovo millennio - Polanski ha diretto La nona
porta. Come in Rosemary's Baby, Satana non è il
«cattivo», ma una figura potente che tutti cercano di accattivarsi.
E, come in Rosemary's Baby, il sottotesto de La Nona Porta
parla dell'avvento di una Nuova Era. Roman Polanski non ha perso
l'occasione di utilizzare la numerologia per esprimere il suo
punto di vista.
La Nona Porta parla di un libro demoniaco
scritto nel 1666; il film è uscito nel 1999 (1666
invertito). Quest'anno numericamente significativo non poteva che
essere sottolineato da un film simbolicamente significativo. Fatto
strano: Polanski è riuscito a realizzare questo film mentre era
ancora in fuga dal sistema giudiziario americano per aver drogato
e stuprato una ragazza di tredici anni.
Sopra: manifestazione
di protesta contro Polanski in Francia (dove il regista risiede
attualmente per sfuggire alla giustizia statunitense). Sul cartello
è scritto: «Polanski
stupratore pedofilo impunito»!
Sopra: Samantha Geimer,
la tredicenne che Polanski drogò e stuprò nel 1977 a Los Angeles,
nella casa dell'attore Jack Nicholson.
Diamo ora uno sguardo al pesante simbolismo de
La Nona Porta.
Un film per l'élite occulta
Sopra:
il
simbolo della croce
rovesciata sulla
locandina del film.
Il messaggio è chiaro: si tratta di un film orgogliosamente
satanico.
Il titolo del film fa riferimento ai Nove
gironi dell'inferno descritti nell'Inferno di
Dante. Essi sono:
•
Primo girone: il Limbo;
•Secondo girone: la Lussuria;
• Terzo girone: la Gola;
• Quarto girone: l'Avidità;
• Quinto girone: l'Ira;
• Sesto girone: l'Eresia;
• Settimo girone: la Violenza;
• Ottavo girone: la Frode;
• Nono girone: il Tradimento.
Attraverso gli eventi del film, il protagonista
sperimenta questi Nove gironi. Ha un comportamento lussurioso con
una ricca vedova, diventa avido con i suoi clienti, si arrabbia con
alcune persone, è violento con altri e tutto il resto. Nell'Inferno
di Dante, Satana stesso è al centro del Nono girone. Indovina cosa
succede a Corso? Anche il titolo del film è abbastanza letterale.
Nel corso delle sue indagini, Corso attraversa nove cancelli fisici per
accedere alle informazioni privilegiate che cerca.
Sopra: durante i
titoli di testa, gli spettatori vengono condotti attraverso
Nove cancelli,
compresi gli ingressi di eleganti palazzi di proprietà dell'élite
occulta. Come vedremo, il film è stato girato in luoghi altamente
significativi dove si svolgono veri e proprî rituali.
Corso viene assunto da un ricco collezionista di nome Boris Balkan
per rintracciare le copie di un libro raro e introvabile.
Sopra:
dietro
Boris Balkan c'è l'immagine di un castello in Francia che sarà il
luogo finale dell'iniziazione di Corso.
Boris Balkan raccoglie libri rari che hanno
qualcosa in comune: parlano di Satana.
Sopra: Boris
Balkan preme tre volte il
numero 6 per
avere accesso alla sua collezione privata di libri, uno dei tanti
dettagli che non si notano immediatamente nel film.
Sopra:
Balkan mostra a
Corso il suo bene più prezioso: The Nine Gates of the Kingdom of
Shadows («Le Nove Porte del Regno delle Ombre»). La copertina è
ornata da un Pentacolo rovesciato,
il simbolo principale della magia nera.
Sopra:
il libro è incentrato su nove
incisioni enigmatiche che si dice contengano un immenso potere.
Notate come il cavaliere (che è in viaggio verso il castello) fa il
gesto massonico del silenzio (la segretezza) mettendo l'indice sulla
bocca, detto anche
Segno di Arpocrate,
una divinità egizia che veniva identificata con Horus, figlio di
Iside e di Osidride. Spesso veniva raffigurato in questa posizione.
Sopra: una statua del
dio Arpocrate-Horus fa il gesto del silenzio come il cavaliere
dell'incisione. Di Horus si tornerà a parlare alla fine
dell'articolo.
Come spiega Balkan:
«queste incisioni costituiscono un
enigma satanico. Interpretate correttamente, con l'aiuto del testo
originale e sufficienti informazioni segrete, si ritiene che
evochino il Principe delle Tenebre in persona».
C'è però un grosso problema: Balkan non riesce ad evocare nulla.
Quindi assume Corso per andare a cercare altre due copie di quel
libro per poterle confrontare con quello che già possiede.
Sopra:
la prima pagina del libro sulle Nove Porte contiene l'immagine di un
Serpente che si morde la coda (l'Uroboro)
attorcigliato attorno ad un albero.
Questa
incisione riassume l'intero film.
Essa si riferisce al Serpente del Giardino dell'Eden che offre
ad Adamo ed Eva il frutto proibito dell'Albero della Conoscenza
del Bene e del Male.
Nei circoli occulti questa storia è della massima importanza:
essa viene interpretata come Lucifero che «salva»
gli esseri umani trasmettendo loro la Conoscenza (in greco
gnôsis, ossia Gnosi) per diventare degli dèi.
Intorno
all'immagine c'è scritto «Sic Luceat Lux», che in latino
significa «Così risplenderà la luce».
In latino, Lucifero significa «portatore di luce».
L'intero film parla di Corso alla ricerca dell'«illuminazione»
luciferina. Da quel momento in poi, l'avventura
apparentemente stravagante di Corso si trasforma in un processo
di iniziazione in cui diventa il «prescelto».
Le incisioni nel libro profetizzano simbolicamente il viaggio di
Corso.
Sopra:
una delle incisioni raffigura un uomo appeso per una gamba.
Più avanti nel film, Corso trova un suo amico morto appeso per una
gamba nella stessa posizione dell'uomo nell'immagine.
La posa rituale ricorda che affrontare il diavolo richiede un
sacrificio umano.
Sopra:
l'incisione è ispirata al
Tarocco dell'Appeso
(XII Arcano Maggiore).
Questa carta rappresenta un sacrificio per «l'illuminazione» (vedi
le luci attorno alla testa dell'uomo). Notate la stessa identica
posizione delle gambe.
Un altro forte indizio che Corso è il «prescelto»: una donna
soprannaturale lo guida nel suo viaggio.
Sopra:
la «ragazza» senza nome ha poteri magici e sembra sapere tutto.
Emmanuelle Seigner, moglie di Roman Polanski dal 1989, ha
interpretato questo ruolo.
Vedremo più tardi perché questa è stata una scelta strana.
Sopra:
la ragazza segna con il suo sangue la fronte di Corso.
Questi
è sicuramente il prescelto.
Sopra:
Corso va in giro per un po' con il sangue della ragazza sulla fronte
e una lente degli occhiali rotta (il segno dell'Occhio
che tutto vede).
Il messaggio è chiaro: egli è sotto un incantesimo.
Questa scena è così simbolica che è stata utilizzata anche sulla
locandina del film.
All'inizio del film, Corso è interessato solo al denaro e trova ridicola la
diavoleria satanica.
Tuttavia, il suo atteggiamento cambia man mano che il film va avanti.
Verso la fine del suo viaggio, Corso smette di pensare ai soldi e vuole per sé
le nove incisioni. La sua ricerca lo porta in luoghi altamente simbolici.
Le porte dell'élite occulta
Sopra:
Corso trova la seconda copia di Le Nove Porte in un luogo
altamente significativo: lo Chalet Biester, in Portogallo.
Come ogni altro dettaglio occulto evidenziato in questo articolo, il
significato di questo luogo per le riprese non è specificamente menzionato
nel film.
Ma il suo retroscena è molto rilevante per la narrativa del film. Lo
Chalet Biester è un palazzo del XIX secolo costruito seguendo
principî occulti.
Alcune stanze sono piene di simbolismo esoterico, poiché la proprietà veniva
utilizzata per condurre veri e proprî rituali massonici.
Esso è
stato concepito da José Luis Monteiro (1848-1942), lo stesso
architetto portoghese che ha ideato la Quinta da Regaleira, un altro
palazzo ricco di significati occulti costruito a Sintra.
Questa zona del Portogallo è nota per la sua energia «mistica» che attirò
gli occultisti più ricchi nel XIX secolo.
Sopra:
lo Chalet Biester contiene una cappella ricoperta di
simbolismo relativo alla
Massoneria
e ai
Cavalieri Templari.
Sotto la cappella si trova il vero scopo dello
Chalet Biester.
Sopra:
nel seminterrato dello Chalet Biester si trova una camera
oscura e cavernosa di iniziazione massonica destinata a replicare i
riti «autentici» praticati nell'antico Egitto.
Nulla di tutto questo è menzionato nel film.
Allora perché le scene sono state girate in questo luogo specifico?
Polanski ha tentato di «alimentare» il film con autentica energia
occulta? Più avanti nel film, Corso scopre che una società segreta
occulta chiamata l'Ordine del Serpente d'Argento si
riunisce da secoli in onore delle Nove Porte.
Quando Corso si muove per indagare su questo Ordine, viene condotto
verso un altro cancello altamente simbolico.
Corso arriva all'ingresso
di un castello francese dove
l'Ordine del Serpente
d'Argento svolge i suoi rituali.
All'interno dell'edificio, diverse persone in vesti e
candele nere recitano brani estratti dal libro satanico.
Un ex membro dell'Ordine ha detto a Corso che l'Ordine
«è degenerato in un club sociale per milionari annoiati e
celebrità che usano le loro riunioni come scusa per
soddisfare i loro svogliati appetiti sessuali».
Queste persone hanno «l'impressione di dover il loro denaro e il loro
successo ai membri dell'Ordine». Le scene che coinvolgono l'Ordine
sono state girate al Château Ferrières, vicino a Parigi.
Indovinate chi ha costruito questo castello?
Il barone James de Rothschild (1792-1868).
Sì, i rituali occulti presenti nel film sono stati girati in un castello
costruito dalla famiglia d'élite più occulta della storia del
mondo.
Questa proprietà specifica è stato il luogo di alcuni eventi organizzati
dai
Rothschild altamente
bizzarri.
Sopra:
Marie-Hélène de Rothschild (1927-1996) accoglie gli ospiti al suo
«ballo surrealista» organizzato al Château Ferrières nel
1972. Nel caso ve lo stiate chiedendo, lei è quella con le corna.
L'uomo al suo fianco è il suo secondo marito Guy de Rothschild
(1909-2007), suo cugino.
Sopra:
come già spiegato in un mio
articolo
su questo party dell'élite occulta, l'arredamento e le
portate alludevano al cannibalismo e ad altre pratiche dissolute.
Dopo il rituale, Corso viene condotto al «luogo dell'iniziazione»
finale.
Anche questo è altamente simbolico.
Sopra: Corso arriva alla
porta finale.
Queste scene sono state girate in un luogo dalla storia importante:
il castello di Puivert. Questo castello del XII secolo fu costruito
da signori che praticavano il catarismo, una sètta
considerata eretica dalla Chiesa cattolica. Senza entrare troppo in
profondità in questo periodo storico, i catari avevano
reinterpretato il cristianesimo attraverso una lente
gnostica.
Essi credevano
in una divinità dualistica in cui il Dio dell'Antico
Testamento era Satana e il Dio del Nuovo Testamento era «buono».
Tuttavia, si rifiutavano di credere alla risurrezione di Gesù e la
interpretavano come una forma di reincarnazione.
In breve, i catari avevano più cose in comune con i circoli occulti
che con il cristianesimo.
Di conseguenza furono repressi dalla Chiesa. Quindi Corso cerca
l'«illuminazione» in questo luogo spiritualmente carico.
Ma prima che ciò accada, deve accadere qualcos'altro: il sesso.Sesso strano e demoniaco.
Sopra:
mentre
il castello brucia, Corso si accoppia con la ragazza.
No, non stanno
semplicemente «facendo sesso».
È qualcosa di più profondo...
Dunque
chi è questa ragazza?
Cosa rappresenta?
La sua vera identità viene (sottilmente) rivelata proprio alla
fine del film, quando Corso trova l'incisione finale.
L'incisione finale
raffigura una donna seduta
su una Bestia con
sette teste e dieci corna.
Sebbene non venga chiaramente menzionato nel film, il simbolismo
di questa immagine rivela che la ragazza è la Prostituta di
Babilonia.
Sopra:
un'illustrazione del XVI secolo della Prostituta di Babilonia, di
cui si parla nel Libro dell'Apocalisse: «L'angelo mi
trasportò in spirito nel deserto. Là vidi una donna seduta sopra una
bestia scarlatta, coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci
corna. La donna era ammantata di porpora e di scarlatto, adorna
d'oro, di pietre preziose e di perle, teneva in mano una coppa
d'oro, colma degli abomini e delle immondezze della sua
prostituzione. Sulla fronte aveva scritto un nome misterioso:
Babilonia la grande,
la madre delle prostitute e degli abomini della terra. Allora mi
accorsi che la donna era ubriaca del sangue del popolo di Dio e del
sangue di quelli che sono morti per la fede in Gesù»
(Ap 17, 3-6,).
Sì, Roman Polanski ha scelto sua moglie per
interpretare il ruolo della Prostituta di Babilonia, con cui «si sono
prostituiti i re della terra e gli abitanti della terra si sono
inebriati del vino della sua prostituzione» (Ap 17, 2).
Strano. Ma perché questa specifica figura biblica gioca un ruolo così
importante nel film? Come in Rosemary's Baby, La Nona Porta
annuncia l'avvento di una Nuova Era.
Nel Libro dell'Apocalisse, la Prostituta di
Babilonia incarna l'«adulterio spirituale». Essa rappresenta la
determinazione dell'umanità caduta nel costruire una società senza
Dio governata dall'avidità e dall'immoralità. Annuncia l'avvento di
un'era governata da Satana (il Drago) e dall'Anticristo (la
Bestia). La Prostituta di Babilonia è una figura importante anche nei
circoli occulti, come nel sistema di Thelema, del mago
nero inglese
Aleister Crowley
(1875-1947).
«Nella sua forma più
astratta, Babalon2
rappresenta l'impulso sessuale femminile e la donna
liberata. Nel credo della "messa gnostica"3 viene identificata anche con la
Madre Terra, nel suo senso più fecondo. Insieme al suo
status di archetipo o di dea, Crowley credeva che Babalon
avesse un aspetto o avatar terreno; una donna vivente che
occupava l'ufficio spirituale della "Donna Scarlatta".
Il ruolo della Donna Scarlatta era quello di aiutare a
manifestare le energie dell'Eone di Horus».
Sopra:
il mago
Aleister Crowley nelle vesti dell'Astrum Argenteum (A.·.A.·.),
l'Ordine magico da lui fondato a Cefalù, in Sicilia, nel 1921.
Notate che il Magus fa il gesto di Arpocrate (visto più
sopra), il segno della segretezza.
Come affermato più sopra, si ritiene che la
Prostituta di Babilonia determini l'avvento dell'Eone di Horus.
Secondo Thelema, gli ultimi 2.000 anni sono stati nell'Eone di
Osiride, caratterizzato dal culto di un'unica divinità maschile (che
muore e risorge) e dai valori patriarcali. Crowley credeva che, durante
il XX secolo, il mondo sarebbe entrato nell'Eone di Horus,
caratterizzato dal desiderio degli esseri umani di trovare Dio dentro
di sé. Ed è esattamente quello che succede a Corso.
Sopra:
nella scena finale del film, Corso varca l'ultimo cancello mentre
una potente luce fa sbiadire lo schermo fino a farlo diventare
completamente bianco.
Con l'aiuto della Grande Prostituta di Babilonia,
Corso raggiunge lo status di divinità.
In conclusione
Nel film si dice che la Nona Porta può essere
aperta solo con «sufficienti informazioni privilegiate». Il film è
costruito allo stesso modo. Come i racconti allegorici condivisi nelle
società segrete, La Nona Porta ha un significato essoterico
per i «profani» e un significato esoterico per gli «iniziati». Il
racconto di Corso è in qualche modo simile a quello di Cristo, ma... al
contrario.
Mentre le persone più ricche del mondo hanno
trascorso tutta la loro vita nella ricchezza nel tentativo di diventare
i re della Terra, il «prescelto» è una persona umile e senza pretese.
Dopo essere stato messo alla prova e aver varcato le Nove Porte
dell'inferno, Corso si è elevato al livello di una divinità. Corso
rappresenta simbolicamente l'«energia» di una Nuova Era soprannominata
l'Eone di Horus, in cui l'adorazione di un unico Dio è
sostituita dal desiderio di raggiungere la divinità con i proprî mezzi.
Questa è la via luciferina.
1
Traduzione dall'originale inglese
The Much-Overlooked Symbolism in Roman Polanski's «The Ninth Gate», a cura di
Paolo Baroni. Articolo reperibile
alla pagina web
2
Per ragioni legate alla numerologia (ad ogni lettera di una parola
corrisponde un certo numero la cui somma deve essere sempre la
stessa), Crowley aveva dato il nome «Babalon» alla Prostituta di
Babilonia (N.d.T.).
3
La cosiddetta «messa gnostica» era una specie di liturgia creata da
Crowley (sul modello della Messa cattolica pre-conciliare), che
ancora oggi viene celebrata dai suoi seguaci (N.d.T.).