Nell'immaginario collettivo, l'aggettivo «subliminale» è
ormai inscindibilmente legato alla sofisticazione di alcune
immagini o filmati a scopo commerciale al fine di indurre
all’acquisto, mediante lo sfruttamento di particolari
accorgimenti psicologici, il potenziale compratore. Ma chi
avrebbe mai pensato che anche un'istituzione schiettamente
religiosa di fama mondiale come l'organizzazione dei
Testimoni di Geova facesse ricorso a simili odiose
metodologie nella sua produzione letteraria per indurre
inconsciamente certi stati d'animo nei suoi lettori? Per
quanto strano possa sembrare, questo è ciò che emerge al di
là di ogni ragionevole dubbio dalla minuziosa analisi di
numerose - troppe per poter invocare il caso - illustrazioni
che compaiono sulle riviste e sulle opere stampate dai
seguaci della Società Watch Tower. Se non ci credete
leggete questo snello, ma ben concepito articolo redatto da
un competente studioso belga. |